martedì 10 aprile 2012

Capitolo 1 (di Alessandro Girola)




Admiral City
22 aprile 2013
Ore 4.13 AM

Il mare attorno a Island Stone rifletteva le luci degli elicotteri militari in volo sopra Admiral City.
Libby era concentrata sui movimenti che scorgeva sulla spiaggia, a duecento metri dall'isola che ospitava la sede dello START. Oltre alle auto della polizia e ai mezzi della Guardia Nazionale c'erano dei giovani che avevano colto l'occasione per improvvisare una sorta di rave party lungo l'esclusivo tratto di spiaggia di Ocean Park.
Forse non si rendevano conto della gravità della situazione? Eppure bastava osservare il filo di fumo che si sollevava dalla Salazar Tower, nel bel mezzo del Central Business District. Per non parlare degli spari, delle sirene e degli allarmi che risuonavano in buona parte dei venti distretti di Admiral City. Nonostante ciò quei ragazzi ricchi di Santurce se la spassavano saltellando attorno a un improvvisato falò. Un paio di loro stavano perfino cercando di surfare, a dispetto delle motovedette di pattuglia a pochi metri di distanza. Libby si augurò un duro intervento delle forze dell'ordine, anche se in realtà avevano ben altro di cui occuparsi.
«La signorina è stata messa al sicuro.» Il tenente colonnello Ross sbucò alle sue spalle facendola sobbalzare. L'ufficiale di collegamento tra l'Esercito e lo START indossava l'uniforme operativa dei Ranger. Il berretto nascondeva gli occhi dell'uomo ma il suo umore cupo era percepibile dal tono di voce e dal passo rigido con cui si muoveva nella sala panoramica della base.
«La signorina?», domandò Libby, presa da altri pensieri.
«La Johansson. L'attrice. L'hanno prelevata dall'Hilton e scortata al sicuro, al distretto di polizia di Hato Rey.»
«Cristo Alex, credi che in questo momento m'importi qualcosa di quella donna?» Sì pentì subito di quanto aveva appena detto. Scarlett era ad Admiral City da una settimana, con lo specifico compito di conoscere di persona “la donna più veloce del mondo”. A Hollywood stavano girando un film su di lei e all'attrice di Match Point toccava interpretare il suo ruolo, anche se fisicamente si somigliavano poco. «Mi spiace...»
«Non preoccuparti», tagliò corto il militare. «Intendo dire: non preoccuparti per Matt.» Alex Ross era uno dei pochi privilegiati a poter chiamare American Dream con un nome normale, anche se “Matt” era in realtà uno pseudonimo fittizio attribuitogli da Clinton durante la sua presidenza. Al buon Bill non riusciva proprio di chiamare il più grande eroe americano col suo altisonante nickname da Super. Il fatto era un altro: nessuno conosceva il vero nome di American Dream. Forse nemmeno lui stesso.
«Non lo avete ancora localizzato». Quella di Libby era un'affermazione, non una domanda.
«In sala tattica i ragazzi si stanno dando da fare.»
«È stato un errore mandarlo da solo.» La ragazza torturò i bracciali in spandex porpora del suo costume. Di solito per scaricare la tensione faceva una corsetta. Opzione non praticabile in una situazione di DEFCON 3.  
«È sempre andato da solo e se l'è sempre cavata. Questa volta non farà eccezione.»
«Questa volta è diverso», ribadì Libby. «Quell'essere, Mezzanotte... non è un Super come gli altri.»
Il viso asciutto del tenente colonnello si animò con l'ombra di un sorriso. «Ora sei diventata una telepate?» Poi, ricordando la sfortunata fine fatta dal Professor Scanner, Ross si rabbuiò di nuovo. «Dài, raggiungimi in sala tattica. Vediamo che fare.»

La piccola squadra operativa di sostegno allo START era in piena emergenza. Dieci Ranger sorvegliavano gli accessi alla piccola base di Island Stone, mentre il personale tecnico, altri dieci militari al comando di Ross, rappresentavano il collegamento costante coi reparti in attività ad Admiral City.
«Siamo un bersaglio sensibile», spiegò l'ufficiale, accompagnando Libby davanti a una lunga fila di monitor ad altissima definizione. «Tuttavia pare che per il momento l'intero quartiere di Ocean Park non sia stato attaccato.»
«Hanno paura di voi», suggerì il tenente Millar, l'addetto alle comunicazioni.
«Se avessero paura dello START non avrebbero attaccato proprio questa città», replicò Ross. «Senza offesa, Libby.»
La ragazza scrollò le spalle. Si specchiò nell'unico monitor spento. Costume porpora, stivali color cobalto, occhiali Nike da centometrista, linea speciale disegnata apposta per lei. Nascose a stento una smorfia. «Abbiamo scoperto qualcosa sugli aggressori?»
Millar digitò qualcosa e indicò lo schermo al plasma alla sua destra. Comparve un video registrato in modalità notturna, molto confuso, girato da una combat cam. Una didascalia identificava l'artefice di quel filmato: il caporale Valdivia della Puerto Rico National Guard. Era impegnato col suo plotone in un intervento nei pressi di un minimarket nel distretto di Monacillo Urbano. Le riprese mostravano l'avvicinamento dei soldati a un paio di bersagli nascosti al buio, all'interno dell'edificio. Libby notò due sagome, poco più che ombre stagliate nell'oscurità, verso cui il plotone convergeva. L'ufficiale al comando fece appena in tempo a intimare la resa quando i due bersagli si mossero a velocità incredibile, travolgendo scaffali e banconi. Una velocità non pari a quella di Libby, ma senz'altro sovrumana.
Seguirono spari, urla, imprecazioni, quindi di nuovo silenzio. Il caporale volò qualche metro più in là, colpito da una forza micidiale, quindi rimase steso a terra, moribondo. Una sequenza di fotogrammi ripresi per caso, mentre Valdivia giaceva immobile a terra, mostravano uno degli aggressori che si allontanava. Millar effettuò un fermo immagine. Il frame era confuso ma si vedeva comunque una sagoma umanoide, così nera che pareva rivestita da capo a piedi da una tuta riflettente color pece o da una vernice lucida.
«Ne è stato abbattuto qualcuno?»
Ross scosse la testa. «Potrebbero essercene più di cento, ma al momento non siamo riusciti ad avere la meglio su nessuno di essi.»
Libby si avvicinò al monitor. Il video era ancora in stand-by sul fotogramma. «Cosa sono? I Super Jihadisti che la CIA ci ha mandato a cercare in Pakistan tre anni fa?»
«La NSA lo esclude. Al Qaeda non ha mai più fatto progressi in quel campo.»
«Comunisti ucraini? Nazione Ariana?»
L'ufficiale scosse il capo. «Nessuna rivendicazione. Forse i cinesi potrebbero avere una qualche tecnologia del genere, ma non hanno motivi per attaccarci.» Ross si chinò e caricò una slide fotografica su un altro computer. Comparvero immagini aeree che mostravano la sommità devastata della Salazar Tower. Il grattacielo era un crepitare di energia elettrica. Fulmini e saette generate dal punto d'impatto – da Mezzanotte – avevano abbattuto ogni velivolo che aveva cercato di intervenire sul luogo. A Libby ricordava le scene finali del primo Ghostbusters, tranne per il fatto che questa volta non si trattava di un film.
«Non abbiamo riprese o foto del tizio», interloquì il tenente Millar. «Di Mezzanotte.»
«Aggiungici pure che alcune gang di latinos della vecchia San Juan ne stanno approfittando che razziare e fare casini, così avrai il quadro preciso», concluse Ross.
«Uranium e Rushmore?» La ragazza si maledì per l'ennesima volta. Al momento dell'attacco era a Tampa, reduce da un evento benefico. Quando Ross l'aveva convocata d'urgenza i suoi compagni di team erano già entrati in azione. Un solo giorno d'assenza dallo START era bastata per isolarla dalla squadra. Da Matt.
«Rushmore è in laboratorio. Sta cercando di adattare i suoi droni al campo elettrico della Salazar Tower. Uranium è coi ragazzi della Guardia Nazionale. Stanno dando la caccia a tre aggressori in nero, a San Antonio Canal. Al porto.»
Libby inforcò gli occhiali. Sfiorò un comando tattile, impostandoli sulla modalità notturna. «Io vado a cercare American Dream.»
«Non puoi», sospirò Ross. «I Federali...»
«Davvero vuoi tentare di fermarmi?»
Il tenente colonnello si spostò di lato. Ovviamente non avrebbe mosso un dito contro di lei. Non perché sapeva di esserle inferiore nonostante l'addestramento e i ragazzi che aveva al suo comando, bensì perché lei era prima di tutto una sua amica. «Altri Super stanno entrando in gioco. Pare che a breve ne arriveranno anche da fuori.»
Libby s'incamminò verso l'uscita. Altri Super? Se dal Pentagono non lo avevano impedito, la faccenda doveva essere davvero seria. «Cercherò di stare attenta.»
«Un'ultima cosa.»
La ragazza si fermò sulla soglia della passerella esterna. La tiepida brezza notturna le portò gli odori di Ocean Park: la puzza di gasolio dei natanti, il fumo dei falò sulla spiaggia, l'effluvio salmastro del mare. Si voltò verso Ross. «Dimmi.»
«Gli esperti stanno registrando un accumularsi di energia insolita nel grattacielo dei Salazar.»
«Che intendi per insolita
Il militare s'irrigidì. «Teleforce. Una fottuta onda di Teleforce che sembra generarsi da dentro l'edificio.»
Libby sentì un brivido lungo la schiena ma si limitò a passarsi una mano tra i capelli scuri. «Alex, teniamoci aggiornati via radio.» Prima che Ross potesse rispondere la ragazza richiuse il portello e sparì nella notte di Admiral City.
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43 commenti:

  1. Me lo leggo con calma stasera quando rientro, così da mettermi anche al lavoro.
    Gli occhi però sono caduti su due nomi "a caso": Millar e Ross... Eheheheh...

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  2. Grazie, grazie :)
    Direi d'ora in poi di utilizzare i commenti di ciascun capitolo per brainstorming, scambio di informazioni e altro ;)

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  3. Libby mi piace molto. Scommetto che la cosa non sorprende. Trovo anche azzeccato l'atteggiamento dei personaggi in presenza di una situazione tesa. Questo nega loro spazio per far emergere il carattere, ma magari ci penserà qualcun altro. Ecco, mi piacerebbe vedere anche una svolta meta-cinematografica. E visto che sono solo spettatore, faccio proprio questa richiesta.
    Chi vuol intendere, intenda. ;)

    ^_^

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    1. Libby è una tosta :)
      Spero che me la trattino bene (è un messaggio trasversale, esatto! LOL)
      Il carattere immagino che salterà fuori poco alla volta.
      Riguardo alla svolta meta-cinematografica, esternalizzo il tuo pensiero: se qualcuno vuole regalare un cameo alla Johansson, fatelo pure, visto che è ancora in città :))

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  4. Stasera quando torno a casa mi esprimerò meglio...ma mi piace assai l'incipit ;)

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    1. Mi sono ispirato alle atmosfere degli "Ultimates", per questo primo capitolo :)

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  5. Avevo commentato ma a quanto pare è andato perso...

    Mi piace, di brutto! Non vedo l'ora di scrivere e scoprire come andrà avanti questa bella storia! :D

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    1. Bene, bene! Se l'inizio piace vuol dire che ti sarà d'ispirazione ;)

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  6. Cuk dice:
    Ciao a tutti.
    Rompiballe quale sono, io avrei un po' di domande.
    Come funzionaera' la rr: quando avremo il cap 33, avremo in mano una prima stesura che poi tu (o qualcuno, o tutti) sistemera' o semplicemente finisce li'?
    Poi.
    Avrei domande e commenti sugli spunti che emergono da questo primo capitolo, ma prima di tirarli fuori vorrei sapere: quanto possiamo rompere le scatole con idee, richieste, proposte etc? E' meglio se ognuno e' lasciato libero di sviluppare la propria parte senza interfenreze eccessive?(esempio, in una ipotetica RR sulla storia del titanic: "ehi ragazzi, qualcuno di quelli che mi precede puo' inserire accenni su un iceberg? io lo voglio introdurre e non vorrei sembrasse spuntato dal nulla" cose cosi' sono troppo invasive?)
    Insomma, secondo voi e' meglio se, paralellamente all'accumularsi dei capitoli, qua sotto noi imbastiamo una speie di scheletro di quanto succedera'? (dopotutto PoV multiplo, momenti di climax, twist, introduzione di nuovi personaggi e e robe simili devono basarsi su quanto scritto prima e condizioneranno chi scrive dopo. una visione un pelo piu' ampia delal storia (per quanto vaga) penso potrebbe aiutare.

    Non so, dite anche voi.

    ps. i velocisti sono sempre stati tra i miei preferiti, ma sono un casino da rendere plausibili (e di solito sono resi male, cioe' VELOCI solo quando serve, non sempre. Voglio dire se Flash e' "un uomo cosi' veloce che il mondo sembra una galleria di statue", come puoi prenderlo di sorpresa? o anche solo combatterci? PER LUI SEI SEMPRE E COMUNQUE FERMO. Cio' non toglie che questa rr e' una figata.

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  7. Risposta numero uno: innanzitutto scriviamoli, questi 33 capitoli ;) L'idea comunque sarebbe quella di editare il tutto e proporre il tutto in formato ebook gratuito (come ho già scritto nel post inaugurale).

    Risposta numero due: il brainstormig è consigliato, ma non obbligatorio. Potete utilizzare i commenti dei vari capitoli per scambiare idee, consigli, impressioni. Potete sentirvi privatamente, o anche sulla pagina ufficiale della Round Robin. Insomma, avete ampio margine di manovra.
    Insomma, direi che sì, un po' di interazione sarebbe proprio utile, specialmente quando la storia si farà più ingarbugliata.

    Risposta numero tre: i velocista, croce e delizia. A voi il compito di renderli plausibili :) Comunque non è obbligatorio che siano veloci al punto di essere del tutto inverosimili ^_^

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  8. Io questa iniziativa la feedo, la followo, la addo e la lovvo, ottimo inizio! Sono curioso di leggerne gli sviluppi, intanto ti dico che mi piace Libby, mentre Scarlett… forse è meglio che non abbia partecipato, perché avrei potuto eliminarla in un tragico e futile incidente.

    Sui velocisti mi vengono in mente Quicksilver e Northastar, che sono impazienti, arroganti e infastiditi da chi non riesce a stare al loro passo. Ossia tutti. L’ho sempre trovata un’interpretazione ragionevole di come un tale potere può influenzare la personalità, ma naturalmente non è l’unico modo di vedere le cose. E poi dopo un inizio così mi spiacerebbe vedere Libby che diventa una stronza. Magari magnifica (io adoro Northstar), ma sempre stronza.

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    1. Interessantissime queste considerazioni sui velocisti.
      In effetti, in linea di massima, preferisco un Quicksilver a un Flash. Ragionare e agire a ritmi superiori rispetto al resto del mondo non deve essere facile.

      Io avrei un'idea precisa su come gestire Libby, ma il bello sarà vedere come la gestiranno gli altri, ora che io l'ho buttata nell'arena.
      Di esperti di fumetti ce ne sono parecchi in gioco. La mia fiducia è totale :)

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    2. Di Flash non ho mai letto nulla, non so come la DC abbia trattato il rapporto tra personaggio e potere. Comunque sì, per un Super velocista deve essere come vivere in un film al rallentatore, nel costante sforzo di adattarsi a questo ritmo per non lasciare gli altri al palo. Perciò immagino che dopo qualche tempo la frustrazione si possa trasformare in malumore o altri problemi. Sono molto curioso di vedere come si svilupperà Libby, e anche di conoscere gli altri Super.

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  9. Finalmente riesco a rileggere il capitolo in tutta tranquilittà.

    Bello bello, mi piace molto. Quel "stanno arrivando altri Super da fuori" è davvero pieno di possibilità.
    Sono curioso di leggere i prossimi capitoli per iniziare a delineare le mie idee.

    P.S. Complimenti per il tenente Ross. Voglio uno spin off su di lui. :D

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    1. Ho cercato di lanciare qualche gancio che vi tornerà utile :)

      Il tenente Ross è un bel personaggio secondario, probabilmente qualcuno lo utilizzerà ancora, visto il suo ruolo particolare.

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  10. Commento solo ora per bene: mi è piaciuto il taglio molto realistico, e, come ha detto lo stesso McNab, alla "Ultimates".
    Spero che questo non si perda negli altri autori in gioco.
    La carne al fuoco ce n'è e ora solo di cucinarla per benino.

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  11. Molto interessante, buon inizio:-)
    Insomma un bel casino da mandare avanti

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  12. Mi piace molto assai. Grande Alex! Ora vediamo cosa tirerà fuori dal cilindro il Sommo! ;)

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  13. Cuk dice:
    Allora io vado e butto la' considerazioni o idee che queto primo capitolo mi ha fatto venire. Ma senza la pretesa di condizionare nessuno, beninteso.
    Dunque, Libby sussulta sorpresa quando Ross le parla, quindi non e' sempre "veloce", almeno non in riflessi e pensieri (nessun albero mi ha mai colto di sorpresa. ed e' il rapporto che ci sarebbe tra un velocista e un essere umano normale, credo). Quindi posso immaginare che Libby, magari per non impazzire in un mondo lento, abbia una specie di switch mentale veloce/umano. A questo punto vado oltre e ipotizzo una dualita' jeckill/hyde (non necessariamente buona/cattiva) e che Libby abbia due personalita' distinte tra quando e' super e quando no (ma ognuna si ricorda quello che fa l'altra). e Magari entrambe sono ritrose nel lascaire il posto all'altra, ma dopo un po' la veloce da' di matto in un mondo lento, e la lenta sa che in certe occasioni ha bisogno delle qualita' della veloce: ecco perche' di malavoglia si danno il cambio.
    Rilancio: molti super hanno questo switch, dato che la teleforce non e' energia, ma una entita' senziente (per questo non sono riusciti a ricrearla) e i "poteri" sono semplicemente le sue "uova", il suo modo di riprodursi. Quindi ora che la TF e' tornata, la personalita' super sara' influenzata sempre piu' dalla volonta' della TF, e buona parte del conflitto si sposta anche sulla dualita' umano/superumano che hanno i super (ma anche le persone normali. Un po' come quello che viene sbandierato ad ogni scontro nel manga Arms "gli umani sono superiori agli arms" (qui 'i super')).
    Ecco, magari ne butto fuori giusto un po' alla volta, se no non se ne riesce a parlare.

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    1. Interessante questa cosa della Teleforce come "organissmo senziente"!

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    2. Cuk, non necessariamente. Sì, è vero che normalmente gli esseri umani evitano gli alberi, ma esiste il fattore distrazione (candid camera docet), grazie al quale è possibile prendere spigoli che non si muovono affatto ma che non notiamo. Se Libby è distratta o immersa nei suoi pensieri, può essere colta di sorpresa come chiunque altro. IMHO

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  14. Cuk dice:
    Si si, lo so che sono un rompiballe, tempo un paio di mesi e mi bannerete :)
    un'altra cosa su cui volevo portare la vostra attenzione: il prof Rushmore, genio col QI in costante crescita.
    Cioe' non solo genio, ma un po' piu' genio ogni giorno che passa. Sono gia' 40 anni che il suo QI cresce, e vivra' per altri duecento, trecento anni (prob di piu'. se e' un genio, i suoi lavori nel campo della medicina allungheranno ulteriormente la vita ).
    Ora, se un velocista e' frustrato dalla lentezza del mondo, come si deve sentire un uomo contannato a vivere in un asilo di bambini ritardati (e che ogni giorno peggiorano un po' di piu' (ok, e' lui che migliora, ma dal suo punto di vista...))
    Quanto puo' restare umano uno cosi? Avete presente il dottor Manhattan? O Fringe s03e03 (dove il tizio superintelligente uccide la gente semplicemente calcolando le catene di conseguenze, e poi piazzando tipo una penna in mezzo alla strada: la penna distrae tizio, che rallenta caio, che fa inciampare semprionio, a cui cade la borsa e bla blabla... il bersaglio finisce sotto una macchina)?
    Ma se anche restasse buono e fondamentalmente avesse a cuore le sorti dell'umanita', diciamocoelo: voi lascereste dirigere un asilo ai bambini? O all'ennesima cazzata semplicemente prendereste le redini di tutto (magari di nascosto, cosi' che l'ego dei bambini non venisse leso)? O magari cercherebbe di far diventare altri come lui, per non sentirsi cosi' solo e avere qualcuno con cui parlare.

    Non so che farci, secondo me qualsiasi super (che sia davvero super, non semplicemente un uomo che ogni tanto fa cose super, ma che proprio viva quotidianamente i suoi poteri cosi' come io cammino o respiro) dopo un po' si dovrebbe ridurre ad essere un alienato, o ad avere atteggiamenti paternalistici, o comunque ad essere "disturbato", secondo i canoni dell'Homo sapiens standard.

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    1. Giusta considerazione, infatti penso anch’io che potrebbe impazzire o indulgere in qualche atto di megalomania. Proprio per questo sarebbe troppo scontato se si rivelasse lui il misterioso Mezzanotte o comunque dietro queste macchinazioni, ma naturalmente sono le osservazioni di uno spettatore e immagino che ci abbiano già pensato tutti.

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    2. Attenzione! "Continua crescita" non significa "crescita lineare". Magari il QUI cresce come una radice, o va in saturazione.
      Anche a me sembra strano che continui a crescere in modo costante. Arriverebbe presto (e forse lo è già) a un livello che lo pone al di sopra della società, al di sopra del "bene" e del "male". Di esempi di geni del male ce ne sono a iosa!

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  15. Interessanti questi scambi di idee e di considerazioni. Rendono più gustoso il tutto.
    Consiglio soltanto di non portarsi troppo in là - temporalmente parlando - con le pianificazioni/spiegazioni del tutto, visto che siamo all'inizio del tutto.
    Però è bello leggere interpretazioni e spunti, questo sì.

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  16. Prendo nota del nostro anfitrione Alessandro Girola e gettare qualche punto che mi sembra fermo del primo capitolo.
    1)American Dream sembra soffrire di amnesia e non ricorda nulla del suo passato ante 1973. Forse una conseguenza della Teleforce? Un altro motivo? Una bolla detta a tutti?
    2)American Dream è stato il primo a intervenire all'Admiral Plaza. E' ancora vivo? E' prigeniero? Sta lottando?
    3)I tizi neri che hanno attaccato la pattuglia militare sembrano dotati di super-capacità. Sono scagnozzi di Mezzanotte? Sono cloni di Mezzanotte? La loro presenza è incidentale?
    4)Nell'Admiral Plaza i sensori hanno segnalato un anomalo accumulo di Teleforce. E' un effetto dei poteri di mezzanotte? E' lo stesso Mezzanotte che sta cercando di replicare l'esperimento del 73? O qualcun altro?
    5)Ci sono altri super in città oltre a quelli dello S.T.A.R.T.

    Ora ci sono quelli che ritengo giusti motivi di riflessione.

    1)Secondo me il taglio dovrebbe essere il più possibile verista e veritiero (per quanto sia possibile in una storia di super-eroi), ma senza scendere nelle abusate macchiette o nelle trite (ritrite) tematiche da super-poteri. Bisognerebbe buttarla forse più sulla psicologia, invece della psicosi: sono passati trent'anni e molti di loro avevano una famiglia che è continuata a invecchiare mentre loro rimanevano eternamente giovani....
    2)E' vero che siamo al primo capitolo, ma un rischio che è meglio affrontare fin da subito è l'eccessiva proliferazione di personaggi che potrebbe derivare dal lavorare a più mani. Non nascondo che avevo pensato anche io a un paio di super subito dopo aver letto l'ambientazione di 2MM. So che siamo tutti persone serie, ma preferisco fare l'avvocato del diavolo.
    3)Nel prossimo capitolo l'azione dove si svolgerà...All'Admiral Plaza? Vedremo come se la cava Uranium al porto? O quello che fa Rushmore? Oppure tutt'altro.

    Grazie dell'attenzione.

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    1. Osservazioni molto interessanti.
      Sulle faccende di "pura trama" non ci metto parola, perché in fondo il bello della RR è che sono tutti i partecipanti a costruire la storia. Quindi lascio la parola ai soci.

      Sulle altre osservazioni, anche a me piace il taglio "verista", alla Ultimates, ma ancor più sarebbero da evitare le macchiette che tu giustamente citi.
      Poi ci sta anche qualche spunto più vintage, in stile golden-age, direi che dipende molto dai gusti dei partecipanti.
      Sul punto 2 delle osservazioni, mi accomuno col tuo augurio. Spero di non trovarmi 160 Super diversi, bensì un ragionevole numero di essi, giostrati a più mani e in modo intelligente.

      Detto ciò concludo con una piccola correzione: Salazar Palace, non Admiral Plaza ;)

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  17. Un paio di giorni fa, leggendo i commenti di Cuk, il mio cervello collego vari pezzi.
    Ceto, possono essere stati collegati a casaccio, ma tenterò di parlarvene lo stesso.

    E se Hal Salazar avesse lavorato per la Mezzanotte?

    Allora, partiamo dal presupposto che la Mezzanotte è un'entità aliena, che esiste dall'inizio dei tempi, fonte prima e ultima delle Teleforce e che si nutre fertilizzando con la Teleforce gli altri pianeti, rendendoli commestibili per lei.
    Ora, non importandoci se nella sua vita lunghissima abbia sterminato civiltà aliene, presupponiamo che di solito scelga pianeti disabitati per nutrirsi.Non per bontà, ma per velocità di nutrimento, in quanto può accede direttamente al nucleo del pianeta che diffonde la Teleforce molto velocemente e gli permette di nutrirsi in fretta.

    Ora, per un non ancora precisato motivo, nel 73 si ritrova molto debole e con la Terra come pianeta più vicino.
    Non può fertilizzare il pianeta direttamente senza rischiare che gli umani le si oppongano, quindi con falsi dati e sfruttando la situazione terrestre (e l'inconscio aiuto di Salazar) fa credere ai terrestri di aver prodotto da soli la teleforce.
    Questo provoca due cose: Primo, non essendo entrata direttamente a contatto con il nucleo la Teleforce avrebbe impiegato più tempo a rendere il pianeta commestibile per lei (che intanto si è ibernata da qualche parte, nella Fossa delle Marianne o sulla Luna o cose simili) e secondo, quando la teleforce entra nel pianeti nei punti che colpisce e in cui nella vicinanza ci sono umani si sviluppano superpoteri (cosa mai successa prima alla Mezzanotte).

    Prego, ora potete cacciarmi xD

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    1. Invece secondo me l'idea di Mezzanotte come entità aliena e della Teleforce come uova è fighissima, e andrebbe sfruttata! Anche perchè: ora, i Super, che di fatto hanno dentro di sè le "uova" di quello che dovrebbe essere il loro nemico...come reagiranno? E poi: esistono Super che NON sono nati grazie alla Teleforce? Magari sono proprio loro la chiave di tutto, perchè per esempio i "veri" Super potrebbero essere molto condizionati (contro la loro volontà) dalla comparsa di Mezzanotte.
      Oppure (questa mi è proprio venuta mentre scrivevo) i tizi "neri" che si vedono in giro sono proprio dei Super che non hanno resistito al controllo della Teleforce e sono diventati "parte" di Mezzanotte...
      La cosa si fa sempre più complicata, mi pare. :D

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  18. Ho letto le interessanti considerazioni fin qui postate, ma una cosa mi sembra di poterla (sempre esprimendo un parere puramente personale s'intende), ma l'idea dell'entità aliena e delle uova non mi soddisfa.
    Vedo Mezzanotte come un super come gli altri anche se molto più potente: per la legge dell'entropia, quando l'esperimento del 1973 è stato interrotto, la massa di energia residua (una quantità enorme) si è riversata in un'unica persona dandogli poteri mostruosi.
    Con questa premessa le ipotesi potrebbero essere 3:
    1)Mezzanotte si è finto un super "normale" per agire in questi trent'anni.
    2)Mezzanotte ha finto di non aver ricevuto poteri per poi darsi all'anonimato per agire nell'ombra (il non invecchiare è un sintomo evidente per tutti).
    3)Mezzanotte è il vecchio Salazar (ma l'ipotesi che mi piace meno) e tra i suoi poteri riesce in qualche modo a simulare l'invecchiamento.

    Ma perchè agire adesso, dopo trent'anni? Dopo aver tramato nell'ombra e aver preparato il terreno, Mezzanotte vuole replicare l'esperimento Teleforce per incrementare ancora i suoi poteri (e diventare un dio in terra) e uscire alla scoperto come dominatore incontrastato.

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    1. non so. mi sembra strano,
      Se il suo scopo è replicare l'esperimento, perchè mettere tutti in allarme PRIMA con un gesto violento come questo? non sarebbe meglio replicare l'esperimento e POI spaccare tutto? Anche ammettendo che da solo non possa farlo (ma se è un supersuper, che problemi avrebbe?), non sarebbe più funzionale lavorare nell'ombra o fare il doppiogioco fino al coneguimento dell'obbiettivo?

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  19. ogni tanto il mio link a wordrpress sbrocca. sono sempre Cuk di mitopoiesiebarbarie

    eh
    il punto principale rimane Mezzanotte.
    Perchè ora? e cosa vuole otterenre? (chi è credo venga di conseguenza - così come se la TF è un entità che lo governa)
    L'antagonista è cruciale per avere una storia avvincente, forse perfino più che i protagonsti stessi.
    I cattivi che fanno il male perchè sono cattivi lasciamoli stare per pietà.
    Altra nota
    anche a me piace il taglio verista stile Ultimates, ma:
    Libby se ne va a cercare il fidanzato e Ross la lascia andare perchè è SUA AMICA? Io mi immaigino queste squadre militari composte da fanatici. Gente che è disposta a dare il proprio sangue perchè le bande rosse della bandiera mantengano il loro colore (cit. malfatta).
    Ora, è vero che Libby non la puoi fermare, ma anche il navy seal badass è in grado di spezzare in due il suo superiore anziano che in missone non ci va più da 20 anni. Però non lo fa perchè fa parte dell'esercito e rispetta la catena di comando.
    Questo modo di fare di Libby mi fa pensare che lei non si consideri parte del gruppo (e ci starebbe pure che essendo super e invecchiando 1/10, questi si considerino una razza a parte, con relativi obblighi).
    Quello che mi lascia perplesso è che un supergruppo militare, in DEFCON 3, si fidi a tal punto dei suoi supermembri da non avere un modo per controllarli? Sarò maniaco, ma se so che ho al guinzaglio una tigre, voglio essere sicuro che faccia quello che dico io quando lo dico io, e avere il pulsante d'emergenza per fermarla se mi sbrocca. (paranoia governativa)

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  20. Butto li due idee che mi son venute in questi giorni:
    - se la TF fosse una qualche forma di energia, potrebbe anche essere che sia soggetta ad un decadimento (scusate se il termine non è appropriato, ma non sono un fisico :) ), sebbene lento e inizialmente impercettibile;
    - prendendo possibile il primo punto, ipotizzerei che Mezzanotte si sia mosso perché necessita di una ricarica di TF per poter restare super;
    - i membri START sono ancora in forma perché nelle loro tute, gentile dono del governo, vi è un dispositivo che rallenta ulteriormente il decadimento della TF (magari a loro insaputa).

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    1. Beh, potrebbe essere una forma di energia potenziale che, quando viene utilizzata, diminuisce. Ma questo, se avviene su scale di tempo compatibili con la vita dei super, si dovrebbe già verificare.
      L'energia tipicamente si conserva (ok, equivalenza massa-energia) ma cambia forma. E quando passa da una forma all'altra, qualcosa si perde sempre. Se si "rigenerasse" andrebbe contro le leggi della fisica.
      Anch'io penso che Mezzanotte potrebbe avere un intento simile a quanto da te descritto. Macchinare tutto questo per preservare i suoi poteri (e magari cercando di convincere altri super a passare dalla sua parte...)

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