martedì 29 maggio 2012

Capitolo 8 (di Black Terror)


 
Admiral City
22 Aprile 2013
Salazar Tower
Ore: 5.45

Qualcosa gocciolò sullo spallaccio antishock di Stray. La ragazza guardò in alto, scrutando la sagoma imponente della Salazar Tower. Il cielo era buio, mancava ancora un po' di tempo al sorgere del sole. Sopra di lei il grattacielo era un monolite scuro. La corrente elettrica mancava fin dal momento dell'arrivo del team di Fortress Europe. Le uniche cose che scorgeva erano i crepitii energetici provenienti dalla sommità dell'edificio, dove l'entità conosciuta come Mezzanotte aveva attaccato.
Una seconda goccia le arrivò quasi in un occhio. Con una reazione istintiva riuscì a fermarla a mezz'aria, semplicemente concentrandosi. Era sangue. La deviò col pensiero, quindi continuò a levitare, rallentando l'andatura. Procedeva passando a pochi centimetri dalla parete del grattacielo. Volava solo grazie alla telecinesi e non poteva che salire verticalmente, con cautela. E se qualcosa le avesse fatto perdere la concentrazione...
«Sunlight mi senti?» Nessuna risposta radio. Il suo amico, caposquadra del team di FE mandato in supporto agli alleati americani, era irraggiungibile da quasi mezz'ora. La squadra si era divisa proprio su suo ordine.
Rockster era entrato dal pianoterra, subendo inevitabili ritardi per validare la sua presenza ai soldati della Guardia Nazionale e ai Federali.
Cheveux d'Ange stava collaborando con Rushmore, il genio dello START. Tentavano di svegliare il comatoso Professor Scanner, l'unico ad aver letto la mente di Mezzanotte, subendone le conseguenze.
Archer attendeva ai comandi del flyer, dalle parti della spiaggia di Parque de l'Indio, dove i militari lo avevano fatto atterrare. Lei e Sunlight invece avevano optato per una penetrazione dall'alto. Ma ora Stray, Archer a parte, non riusciva più a contattare nessuno dei suoi compagni.
Impulsi elettromagnetici, guerra elettronica, Teleforce, superpoteri: le spiegazioni per il silenzio radio che avvolgeva la Torre potevano essere tante.

Arrivò al ventottesimo piano e lo vide: un corpo riverso sul davanzale di una finestra in frantumi. Era vestito con una exosuit nera, bruciata in alcuni punti e liquefatta in altri. “È stato Sunlight”, pensò. “È passato di qui.” Esaminò il cadavere senza toccarlo. Era uno dei tirapiedi di Mezzanotte. Come li aveva chiamati il biondino, Cheveux d'Ange, pescando l'informazione dal cervello di Scanner? Triari, se non sbagliava.
«Sun, sei qui?», chiamò attraverso la finestra, osservando un ufficio buio, coi mobili devastati dalla colluttazione. «Avanti Tyke rispondi, maledetto olandese.»
Scavalcò il corpo ed entrò, accendendo la piccola Maglite che portava alla cintura. Un'intera parete era annerita, i quadri esplosi, le tele bruciate. Altro indizio del passaggio di Sunlight.
La porta che dava sul corridoio era socchiusa. La spalancò col pensiero, pronta al peggio. Vide soltanto un corridoio buio e il cadavere di un secondo Triario, morto a pochi passi dall'uscita che dava sulle scale interne della Salazar Tower. Perché Tyke era entrato da lì?
Stray si passò una mano tra i capelli biondi e regolò l'auricolare. «Archer, Cheveux mi sentite?»
Le rispose un fruscio fastidioso, seguito dalla voce disturbata del pilota inglese. «Poco e male», le ripeté due volte. «Sto cercando di...» ma la frase fu troncata da altre scariche statiche.
Insistette: «Qualcuno sta ancora monitorando la Torre? Non vedo elicotteri nelle vicinanze.»
«Crrr... crrr... Droni di crrr... Chiamando Salazar ma... crrr... a zero per ora.»
«Ti sento di merda», sbottò Stray, spazientita. Quando perdeva la pazienza il suo passato da teppistella cresciuta nei vicoli di Neukölln emergeva prepotente. «Se sei ancora in linea cerca di individuare se ci sono movimenti al ventottesimo piano dell'edificio. E cerca di localizzare anche i GPS di Rockster e Sun, cazzo!»
«Stray, ascoltami.» Questa volta la replica giunse forte e chiara. «Ragazza, mi senti?»
Non si trattava di Archer, di Tyke e nemmeno di Rock. Inglese con accento texano, una voce nota in tutto il mondo. «AD? Sei tu?»
«Sono io. Sei vicina vero? Sunlight mi ha detto che stai salendo radente alla Torre.»
Stray rientrò nell'ufficio e si sporse dalla finestra, guardando in alto. Una figura si stagliava sopra di lei, diversi piani più su. Era sospesa in volo a braccia conserte. La Super sapeva che almeno due membri dello START erano penetrati nel grattacielo poco dopo l'attacco di Mezzanotte. American Dream era stato il primo, come ci si aspettava dal più grande eroe statunitense. A ruota lo aveva seguito Libby, o almeno così le aveva detto Archer, bypassando le frequenze della Guardia Nazionale.
«Ti vedo», gli disse, sventolando poi una mano.
AD le rispose con un cenno. «Raggiungimi quassù. Quarantesimo piano, terrazzino del Belvedere Restaurant. Sunlight è ferito, ha bisogno di te.»
Stray si irrigidì. Tyke era nei guai? Maledì la baronessa Ashton, che in nome dell'Unione per gli Affari Esteri aveva mandato mezza FE a rischiare la vita lontano da casa. Scavalcò di nuovo il davanzale e levitò verso l'alto, mentre Admiral City, scossa dagli attacchi dei seguaci di Mezzanotte, rimpiccioliva sotto di lei.

Raggiunse American Dream, che nel mentre si era appoggiato al cornicione del Belvedere. Le vetrate del ristorante erano a pezzi, i tavoli rovesciati, gli splendidi vasi in frantumi. Il Super dello START le sorrise. Indossava il suo famoso costume in spandex rosso e blu, con un cerchio bianco fluorescente all'altezza del cuore. Era bello, con quell'aria a metà tra il boy scout e la rockstar che tutte le donne del pianeta conoscevano. Poteva non piacere, ma di certo aveva fascino.
Stray atterrò sul terrazzino. «È un sollievo vederti.» Lo pensava davvero. «Credevo di essere rimasta sola. È assurdo, lo so...» Poi lo vide. Sunlight era infilzato sulla statua del Nettuno al centro della sala principale del ristorante. Il tridente di bronzo lo inforcava dal petto, sbucando dalla schiena. La ragazza si portò le mani guantate alla bocca.
American Dream si voltò, senza smettere di sorridere. «C'erano un olandese, una tedesca e uno scozzese. Tutti e tre cercavano di entrare qui per ficcare il naso.»
Stray era abituata ad agire d'istinto. Senza fare o farsi domande si concentrò sulla grossa gargolla in pietra posta al margine destro del cornicione. Riuscì a strapparla dai perni in un istante. La scagliò con la forza del pensiero: il proiettile colpì AD alla spalla, frantumandosi in mille pezzi.
Il supereroe rovinò a terra. Si rialzò puntellandosi su un ginocchio. Stray aveva già scelto il secondo proiettile, un enorme lampadario di cristallo divelto dal soffitto. Lo lanciò, accompagnandolo con un cenno della mano. American Dream alzò un braccio e lo deviò come se si trattasse di un pallina di carta. Quindi scattò avanti e colpì la ragazza con un montante allo sterno. La piegò in due, mozzandole il respiro. Stray vomitò sangue e crollò a carponi. Nonostante il dolore capì di essere stata risparmiata. Un pugno di AD sferrato alla massima potenza l'avrebbe bucata da parte a parte. Tentò di tirarsi in piedi. Il Super la strattonò per i capelli, alzandola di qualche centimetro da terra.
«Il tuo amico è durato di più. Sei un'eroina gracile.»
«Perché, brutto bastardo yankee?», riuscì a mormorare la ragazza, soffrendo a ogni parola. «Perché fai questo, American Dream?»
«Per Mezzanotte, per il futuro. La Direttiva Wildfire è stata ritirata. Il successo è vicino.  E d'ora in poi chiamami col mio vero nome, stupida schlampe. Io sono American Way.»
- - -
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35 commenti:

  1. Che bel colpo di scena ! :) Gran bel capitolo! E adesso si che si fa tutto moolto più interessante!

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  2. Black Terror ti amo. AD cattivo era quello che speravo...
    C'avevo pensato io, per quel che può valere. E anche le vittime, hai usato le stesse vittime che avevo pensato di usare io o.O

    ti amo (cit.)

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    1. Una dichiarazione vera e propria! Speriamo che BT si palesi per raccoglierla :D

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  3. Bel pezzo, sì! Buona scelta aver recuperato personaggi lasciati indietro nei precedenti capitoli. Il colpo di scena di AD merita approfondimento, perché l'ultima volta che lo abbiamo visto in scena non era messo bene. :D

    Ciao,
    Gianluca

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    1. Infatti, concordo su entrambe le tue affermazioni.
      Quelli di FE erano rimasti indietro da troppo tempo, andavano ripresi in mano.

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  4. Lo sapevo che quel puttanone di American Dream poteva solo che esseree malvagio, lo sospettavo un saccc! E poi il suo nome...American Way...suona molto statuario, quasi un nome da esecutore. Un supereroe alla Authority, per dire.

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    1. Per come la vedo io potrebbe anche non essere America Dream, che abbiamo visto conciato in mala maniera nel capitolo 6. Chi dei due è un impostore?
      E se AW non fosse AD? Si apre il solito ventaglio di possibilità: clone, doppio malvagio, cyborg, gemello, mutaforme...
      Spettacolo :)

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    2. A me non dispiacerebbe per niente se fosse AD fosse veramente AW e fosse cattivo! Vediamo come lo tratteranno i prossimi autori :D

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  5. Questa svolta degli eventi devo dire che mi è piaciuta, e anche il nuovo nome, American Way, è molto evocativo. Adesso qualcuno potrebbe far luce su quello che è successo tra la crocifissione e la conversione, oppure lasciare tutto al deducibile mistero di un lavaggio del cervello o – visto che AD non ha ricordo del suo passato – di qualsiasi altra spiegazione, in ogni caso mi piace questa sua nuova veste. Inoltre comincia la decimazione, e questa è cosa buona e giusta per l’azione nel conflitto.

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    1. E se non fosse la stessa persona?
      Così, non so... un'ipotesi come un'altra. In effetti ci sono tante spiegazioni possibile. Il brainwashing è una di quelle interessanti (a cui non avevo ancora pensato).
      Concordo sulla decimazione e sul primo vero combattimento a cui abbiamo assistito per intero. Ci voleva.

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    2. PS: Giordano, abbiamo riutilizzato la tua bellissima immagine di AD! Grazie ancora per averla realizzata.

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    3. Anch'io in un primo momento ho pensato a un doppio, magari a un mutaforma, ma poi quando è partito il discorso delirante ho optato per il lavaggio del cervello... ma se invece l'amnesia di AD avesse nascosto il fatto che è sempre stato un estremista di qualche tipo? Il bello è proprio la scena mancante che apre un ventaglio di possibilità infinite.

      P.S. As always, è stato un piacere sia farla che vederla utilizzata! :D

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  6. Fantastico. AD malvagio mi renderà tutto più facile... muhahahaha!
    Complimenti all'autore, ottimo capitolo!

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  7. Grazie a tutti per i commenti.
    Ho dovuto scrivere questo capitolo un po' di corsa, essendo entrato in gioco come riservista. Seguo tuttavia la storia fin dall'inizio, trovandola molto bella.
    Mi piaceva l'idea di recuperare le sorti dei tizi di Fortress Europe e di spargere il primo sangue.
    Su American Way ho una mia precisa idea, maturata in fase di scrittura, ma la terrò per me. Non voglio rovinare il compito di chi verrà dopo di me ;)

    BT

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    1. Grazie ancora - e pubblicamente - per essere entrato in corsa con un capitolo così interessante ;)

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  8. Ottima la scelta di "recuperare" i super europei. Ora manca all'appello lo scontro della bomba atomica umana e Stakanov vs Triari nella zona portuale. La conversione, piuttosto che la presa di posizione, di AD può avere molti sbocchi. Lavaggio del cervello, clone o doppio gioco, il tutto creerà un bel casino anche nella sua dolce metà Lady Liberty. Cosa farà? Seguirà il suo uomo o lo combatterà? Ma soprattutto, vogliamo sapere che fine ha fatto l'uomo che sussurrava al basilico. Eddie dove sei???

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    1. Già, che farà Libby, ammesso che riuscirà a portare a casa la pelle dalla trappola in cui l'abbiamo lasciata? :-P

      Nota: visto che nel mentre l'orologio è andato avanti, direi che lo scontro di Uranium contro i triari al porto si sarà già concluso da tempo. Mi sembra la scelta più logica.
      Che ne dite?

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    2. L'orologio è andato avanti, ma non c'è scritto da nessuna parte che i capitoli debbano essere in ordine cronologico. ;)
      Si è concluso di certo, ma sarà interessante scoprire come si è concluso. :)

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  9. Finale particolarmente succoso.
    Conosco un tale vestito di grigio che pagherebbe un paio di dollari confederati d'argento per poter prendere a calci il deretano yankee di American Dream/Way.
    E un dubbio rimane - come fa a saperlo?
    Di Wildfire, intendo?
    Ha un gancio alla Casa Bianca?
    Qualche Old Timer fa il doppio gioco?
    O tutta la faccenda della Casa Bianca era uno stratagemma dei vecchi super per far venire allo scoperto i super doppiogiochisti?

    Ah, vedo piani dentro altri piani.
    Questa è una partita a scacchi giocata da cinque giocatori, su una scacchiera a tre dimensioni, sulla quale tutti i pezzi hanno lo stesso colore.

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    1. Ciao Davide,
      grazie dell'apprezzamento. Sono un lurker di lunghissima data (e tale rimarrò), e seguo da tempo Strategie Evolutive. Approfitto di 2MM per farti i complimenti vivissimi per il tuo lavoro da blogger.
      Venendo alla storia...
      La rivelazione finale citando la Direttiva Wildfire apre i possibili scenari di cui parli tu. Io ho in mente una mia trama, ma conosco il gioco e non rivelerò dove volevo andare a parare.
      Diciamo che tu hai citato una delle opzioni che avevo in mente. O forse più di una.

      BT

      Ps - Ottimo il tuo capitolo!

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    2. Grazie!
      Si fa quel che si può ;-)

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  10. Altro capitolo davvero bello, soprattutto perché richiama in causa i membri di FE, abbandonati per strada da qualche capitolo. Anche il fatto che si cominciano a vedere i cadaveri mi pare una cosa buona e giusta, però Sunlight lo facevo più tamugno da tirare giù...
    Va beh, così è!
    Certo che AD cattivo fa la sua porca figura... se si tratta di lui...

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    1. Se poi qualcuno ripescasse Eddie, allora sarei davvero strafelice! :D

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    2. Mi pare di aver capito che Sunlight ha steso un paio di Triari (magari anche di più) prima di finire a tiro di American Way. Poniamo anche che sia stato attaccato a tradimento, come Stray. Le sue possibilità mi sa che erano bassine...

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  11. Ogni capitolo apre nuove possibilità, mi piace sempre di più questo progetto!

    Finalmente si vede in azione anche AD, in veste ben più fiQua del classico paladino americano ^_^

    La cosa pero' che veramente trovo strepitosa è il fatto che la morte, da quanto avete scritto fino'ora, è una costante da non sottovalutare. Chiunque potrebbe lasciarci le penne e questo giova a tutta la storia.

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  12. Ottimo lavoro e ottimo colpo di scena!

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  13. Più che altro c'è una cosa che mi ha colpito di American Way: Stray è tedesca, e si è capito, ma mi sembra proprio assurdo che AW, dal canto suo, la chiami "schlampe", usando proprio il Tedesco. Reduce di qualche rimasuglio di un passato dimenticato. Che ne so...magari da esperimento degli scienziati del Buon Adolfo?

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  14. Oh, che bello. Un po’ di sangue, più o meno umano. Con parecchi fili riannodati o tagliati, speriamo che il suggerimento di mettere ordine prenda piede. Che ne dite di riportare il focus fuori dalla torre?
    Black Terror, mi piace lo stile.

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  15. Confusa dalla complessità delle trame ma felice di leggerti Black, sei davvero bravo.

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  16. Ho aspettato a leggerlo, volevo gustarmelo in un momento di pura calma per dedicare tutta la mia attenzione a questo capitolo splendido che comincia a mostrare il lato oscuro della forza...!
    :)

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  17. Allora, vado un po' controcorrente (come mio solito, eh eh :-) )
    Diciamo che il capitolo mi è piaciuto molto, sul serio. Ben scritto, con l'ottimo colpo di scena finale su American Dream e American Way (la storia del cambio di nome mi fa impazzzire!).
    Mi ha anche lasciato un po' spiazzato: quando stava chiamando Stray pensavo fosse una immagine esca creata da un Super con un potere basato sulle illusioni o qualcosa di simile, invece per come reagisce agli attacchi di Stray si capisce che è veramente lui.
    ma... ma...
    La mia sensazione è che tu avessi già deciso per questo colpo di scena, e che l'hai messo giù lo stesso nonostante faccia a pugni con quanto scritto nel capitolo 6, con American dream crocifisso, lasciando ai posteri il compito di sbrogliare la matassa.
    Se non è vero ti chiedo umilmente perdono!
    Invece mi è piaciuto molto come Stray segue le tracce di distruzione lasciate da Sunlight, come se dovesse poi raggiungerlo e trovarlo intento a scatenare l'inferno... e invece trac! Eccotelo lì, impalato e fatto fuori come se niente fosse.
    Nel complesso, complimenti!
    Il Moro

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