ADMIRAL CITY
22 aprile 2013
Salazar Tower
Ore 6.20 a.m.
«Tu sai chi è Mezzanotte,
non è vero?» domandò Bonnie. Si era appena
risvegliata dallo shock della luce bianca, e la sua testa era piena
di informazioni nuove, come se gliele avessero iniettate nel
cervello.
Sulle labbra di Salazar si disegnò
un sorriso malinconico.
«Io sono un uomo del XVI secolo,
cresciuto in un’epoca in cui esisteva solo la fede in Dio. Per me
era quella l’unica spiegazione possibile per la pietra lucente
che rinvenni a Tenochtitlan. Ero un medico al seguito di Cortés, lo
sai, uno dei conquistatori dell’impero azteco. Credevo fosse una
pietra preziosa particolarmente luminosa, e cominciai a capire il suo
vero valore solo molti decenni dopo, man mano che compagni e
famigliari invecchiavano mentre io rimanevo sempre giovane».
Lei lo fissò incuriosita. Questa
storia gliela aveva raccontata già altre volte, ma
probabilmente stavolta avrebbe aggiunto particolari inediti.
«Il primo uomo al quale rivelai
il mio segreto fu un sacerdote, ma ebbe una reazione inattesa. Gli
avevo mostrato ciò che ai miei occhi era un miracolo divino, e
lui disse di fare molta attenzione poiché spesso dietro certi
apparenti prodigi si nasconde il diavolo…»
«Intendi dire che Mezzanotte in
realtà è Satana?»
Salazar si concesse una risata,
contenuta ma assai divertita. «No, ovviamente no. Ti ho
riferito le parole del sacerdote solo perché tu capissi il mio
rapporto con la pietra lucente. Da uomo di fede la percepivo
come un dono di Dio, ma nel contempo cominciai a essere terrorizzato
all’idea che fosse uno strumento del demonio».
L’espressione divertita del viso
tornò seria.
«Io ho letto quasi in diretta i
primi trattati filosofici improntati allo scetticismo e alla
negazione di Dio, e li irridevo. La luce al mio fianco era una
prova inconfutabile che contraddiceva le loro deduzioni logiche. Però
mi chiedevo che senso avesse possedere quel miracolo senza sfruttarlo
per lenire le sofferenze del mondo. Nelle mie piantagioni non
esistevano schiavi, tutti erano rispettati, e inoltre usavo gran
parte dei miei profitti per fare opere di bene, però restava
una goccia nell’oceano. Ma ti sto annoiando, vero?»
«Capisco la necessità di
fare qualche premessa, ma…»
«Beh, in effetti anche se
parlassi per ore e ore non riusciresti a capire. Nella mia mente di
uomo del XVI secolo Dio è imprescindibile, questo è ciò
che volevo farti capire. Quando gli americani invasero Cuba per
sostenere la lotta degli indipendentisti contro gli spagnoli, io ero
abbastanza conosciuto, ma solo di nome visto che – per ovvi motivi
– non partecipavo alla vita pubblica. Tuttavia il console americano
Maxwell volle conoscermi di persona, così come aveva già
fatto con altri maggiorenti cubani».
L’attenzione di lei ebbe un sussulto.
Era la prima volta che lui pronunciava questo nome.
«Era un uomo di fede come me,
anche se tramite canali diversi», ironizzò Salazar
riferendosi al credo metodista di Maxwell. «In breve diventammo
amici. Lui sosteneva fermamente la vocazione americana di costruire
una società e un mondo migliore, e in effetti nei decenni
appena trascorsi la sua nazione aveva affrontato una dolorosa guerra
civile pur di abolire la schiavitù. Insomma, sembrava davvero
che gli Stati Uniti potessero creare un luminoso futuro per l’intera
umanità… e se era tanto luminoso, potevo pur
aggiungervi un po’ della mia luce, no?»
«Cosa accadde?» chiese lei
con impazienza.
«Gli diedi un piccolissimo
frammento della pietra lucente. Con l’aiuto di alcuni studiosi
iniziammo ad analizzarlo, convinti entrambi di poterne dimostrare
l’origine divina. Uno degli studiosi era un giovane di nome Tesla…»
Sorrise. «Dopo pochi mesi ci disse che la pietra nascondeva
qualcosa di straordinario, parlando però da scienziato e non
da uomo di fede. Secondo lui l’energia che emanava quel frammento –
non appena fosse stata opportunamente depurata – era in
grado di donare all’uomo una salute e una vita lunghissima, e dei
talenti straordinari. Poteva persino rendere più
rigogliosi i raccolti facendo scomparire la fame. Io e Maxwell
eravamo entusiasti della cosa, ma a quel punto avvenne il primo
imprevisto».
«Ovvero?»
«Durante un esperimento, un
raggio di energia ottenuto della pietra essiccò tutte le
piante e le forme di vita vegetali nel raggio di miglia e miglia.
Cuba fu colpita da una gravissima carestia per colpa nostra. Tesla ne
rimase sconvolto e decise di abbandonare tutto e ritornare negli
Stati Uniti. D’altro canto Maxwell fu costretto a rivelare al
consigliere militare americano il nostro segreto. Era impossibile
nascondere l’origine innaturale di quel disastro. Inoltre, seguendo
la nostra logica di credenti, pensavamo che fosse giusto assumersi le
nostre colpe…»
Boner osservava suo padre con crescente
sorpresa.
«Io ero demoralizzato: volevo
fare del bene e invece avevo causato una calamità naturale.
Maxwell era più tranquillo: sosteneva che qualche piccolo
incidente di percorso può capitare. Comunque, gli studi su
quell’energia - la teleforce ovviamente - vennero messi sotto
controllo dai militari americani. Ci obbligarono a trasferirci a
Portorico affinché altri eventuali effetti collaterali
imprevisti fossero circoscritti a quella piccola isola, e inoltre
divisero in due il frammento e ne portarono una parte a Washington
per fare degli studi separati. Ignoravano che tale frammento era solo
una piccolissima parte della pietra lucente ancora nelle mie mani».
«Quindi il governo americano ha
avuto la teleforce nelle sue mani già dagli inizi del 1900?»
«Sì, ma come ti dicevo il
frammento che hanno a disposizione è minuscolo. Inoltre hanno
causato più danni che progressi. Tipo Rebel Yell…»
Respirò lentamente prima di
ricominciare a parlare. «Io e Maxwell eravamo d’accordo su
una cosa: l’intera umanità doveva beneficiare della
teleforce. Lunga vita, salute e biblici talenti distribuiti ad
ogni uomo sulla terra: questo era lo scopo che ci guidava come uomini
di fede. Ma Maxwell stava invecchiando, e non avrebbe più
potuto starmi accanto per l’esecuzione del progetto. Necessitavamo
ancora di decenni di studio, così gli proposi di esporsi
all’energia della pietra – non quella del frammento, ma l’intera
pietra, capisci! – per aumentare la durata della sua vita».
Lei comprese immediatamente. «Quindi
Maxwell è… Mezzanotte?»
«Sì. Siamo sempre stati in
buoni rapporti, fino all’incidente del 1974. Le conseguenze sulle
persone colpite ci causarono dei dubbi. Una teleforce accuratamente
depurata, come diceva Tesla, avrebbe aumentato la durata della
vita dell’uomo e gli avrebbe fornito dei talenti. Ma noi
immaginavamo una maggiore intelligenza, o un super pollice verde come
è capitato a Eddie. Non volevamo che gli uomini avessero il
potere di distruggere altri uomini. È stato a quel punto che
le nostre strade si sono separate per… divergenze d’opinioni
sull’uso della teleforce. Ma sono certo che lui, esattamente come
me, vuole solo che la teleforce rappresenti la luce di Dio, non
l’ombra del demonio».
- - -
Scarica Due minuti a Mezzanotte in formato ePub o in formato Mobi aggiornato di settimana in settimana! (Impaginato da Matteo Poropat)
Scarica Due minuti a Mezzanotte in formato ePub o in formato Mobi aggiornato di settimana in settimana! (Impaginato da Matteo Poropat)
ohhhhh finalmente! Niente azione ma una spiegazione convincente ed esaustiva
RispondiElimina92.
RispondiEliminaMinuti.
Di.
Applausi.
Magnifico, splendido, soprattuttoperchè si incastra perfettamente con quello che vorrei fare *o*
RispondiEliminaGENIO!
RispondiEliminaSoprattutto perchè ci vuole coraggio a dare una svolta così radicale alla storia... Finalmente si è scoperta la verità su Mezzanotte! Ora si possono cominciare a mettere insieme un bel po' di pezzi ancora sparsi in giro...
*corre a rileggere tutti gli altri capitoli*
:D
Ottimo capitolo e ottima rivelazione su Mezzanotte e i suoi scopi!
RispondiElimina"Salazar è sempre stato un fottuto baciapile elitario convinto di essere il pastore mentre tutti gli altri sono le pecore. Se crede che ciò che ho fatto finora possa classificarsi come danni, ha chiaramente una immaginazione molto limitata." (Rebel Yell)
RispondiEliminaQuesto capitolo di pura narrazione ha un itnensità è una portata incredibile. I miei vivi complimenti ad Adriano.
RispondiEliminaEd ora al lavoro.
Sono esaltato!
RispondiEliminaUn grande capitolo con grandi rivelazioni... ci voleva proprio!
Anche se ora, visto quello che è stato detto, dovrò fare qualche cambiamento al mio spin-off, affinché si adatti alla storia di base...
Cmq, applausi a mano aperta per Ariano!
Complimentissimi! XD
Good :) Finalmente diamo un nome e un possibile volto a Mezzanotte. Scriviamo un pezzetto di storia della Teleforce e della pietra lucente, approfondendo la psiche di Salazar e scoprendo un po' di più quali possano essere gli schieramenti in campo. Ormai il giro di boa è stato fatto...ora si va diretti alla meta, e bisogna filare via lisci lisci.
RispondiEliminaAncora complimenti Mr. Geta :)
*** applausi ***
RispondiEliminaBravo Ariano, finalmente un punto fermo. Azione zero, d'accordo, ma almeno si è messo un pezzo sulla scacchiera.
La luce.
RispondiEliminaHo visto la luce.
Finalmente!
Grazie Ariano. ;)
Bellissimo! Personaggione questo Salazar, e ottimo approfondimento sulla Teleforce. Complimenti ;)
RispondiEliminaComplimenti!
RispondiEliminaIl rapporto Salazar-Mezzanotte in qualche modo suona "giusto".
Grande grande grande!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaFinalmente!!! Che bel capitolo!!!!!!!!!!!!!!
Ottimo capitolo, che chiarisce tanto senza essere pedante, e fornisce tantissimi spunti ai prossimi autori... prevedevo che da salazar e boner sarebbero arrivati spunti interessanti, e così è stato... ora bisogna raccordare il Maxwell di questo capitolo col Dave conosciuto da AD/AW.
RispondiEliminaSarà interessantissimo scoprire quali sono le due opposte visioni di Salazar e Maxwell sulla teleforce.
Un po' uno spiegone ma, a questo punto, assolutuamente necessario. Bravo Ariano!
RispondiEliminaFiga se è bello sto capitolo! Spettacolo! Scusate l'assenza di critiche tecniche, ma posso solo dire che è bellissimo e vale quanto scritto fino ad ora. Spiegazione precisa, senza sbavature. Parte narrata convincente. Convincente il personaggio di Salazar e ora, anche Mezzanotte.
RispondiElimina@ tutti : grazie :-) Avevo paura che potesse essere troppo noioso. In effetti il mio scopo era proprio "raccordare" alcuni degli elementi emersi sinora, e purtroppo lo spiegone era inevitabile, con tutti i rischi del caso. Per fortuna sembra che sia andato a buon fine. Mi è toccato in sorte proprio il capitolo nel mezzo del cammin di nostra round robin, e volevo mettere qualche punto fermo.
RispondiElimina@ Lucrezia: il tuo capitolo mi ha ispirato tantissimo, infatti mi è servito da spunto ;-)
Sono onorata!
EliminaBellissimo capitolo, ma non avevo dubbi. Bravo!
OT-TI-MO!!!
RispondiEliminaCi voleva proprio. Punti oscuri chiariti in modo eccellente, spunti narrativi interessantissimi (la pietra lucente è "davvero" una manifestazione divina? Per me ci starebbe... da dio! :-) ).
Grandi complimenti.
Odio essere la voce fuori dal coro, ma è come se Darth Vader anziché aver detto: "Luke, sono tuo padre!", avesse raccontato tutta la trama di Ep. I, II, e III.
RispondiEliminaE' forse una questione di gusti ma, sebbene l'idea di base possa andarmi bene, la resa non mi aggrada affatto. Non vorrei sembrare scortese, ma è stato il mio primo pensiero in corso di lettura.
Se non ti è piaciuto fai benissimo a dirlo apertamente, qua siamo in democrazia e ognuno esprime la propria opinione, mica c'è la dittatura ;-)
EliminaComunque posso dirti che, restando nella metafora di "Star Wars", è come se Darth Vader avesse detto di essere il padre di Luke e avesse fatto qualche accenno a situazioni della seconda trilogia. La trama non posso averla raccontata per il semplice motivo che ancora non esiste (è questo il bello di una round robin), inoltre tante delle situazioni aperte dai precedenti autori non sono affatto risolte con questo capitolo.
Ovviamente esprimo solo il mio personale punto di vista, che può essere completamente sbagliato.
Mi hai frainteso XD Il richiamo a ep. 1,2,3 era dovuto al fatto che il racconto di Salazar guarda a ciò che è stato, non a ciò che deve ancora essere. E appare un po' troppo condensato.
EliminaPoi, sempre imho, non aiuta il fatto che parla con sua figlia. La stessa che dice:
"Lei lo fissò incuriosita. *Questa storia gliela aveva raccontata già altre volte*, ma probabilmente stavolta avrebbe aggiunto particolari inediti."
Questa frase, purtroppo, non aiuta.
Ma il problema di fondo è che sono pignolo XD
Fai bene a essere pignolo, è giusto pretendere sempre il meglio da chi scrive ;-)
EliminaE poi ogni critica aiuta a migliorarsi, perciò per quanto mi riguarda le critiche sono benvenute.
Cmq mi pare di capire che Salazar non sia un super, ma abbia solo resistenza e lunga vita.
RispondiEliminaPresumibilmente lo stesso vale anche per Maxwell, che però nel '73 con la falsa identità di 'Dave' è stato risottoposto a teleforce e abbia acquisito i poteri (almeno quello del fuoco, si ignora se gli eventuali altri li abbia guadagnati in seguito o sempre nel '73).
Il cristallo è interessante, si ricollega bene con l'avventura milanese di Sibir (i russi ne sanno meno degli americani). Ed è un utilissimo McGuffin, potrebbe essere l'obiettivo finale di Mezzanotte (con quale scopo? distruggerlo? rubarlo? trasformare tutto il mondo in super? eliminare tutti i superpoteri?), o l'arma segreta per sconfiggerlo... ma in ogni caso potrebbe e dovrebbe avere un ruolo importantissimo.
A me è piaciuto! Sì, è un lunghissimo dialogo a uso e consumo di informazioni al lettore, ma del resto è quello che serviva, mettere dei punti fermi su cui raccordare le vicende!
RispondiEliminaCiao,
Gianluca
Ottimo capitolo!
RispondiEliminaSi comincia finalmente a raccordare la trama! :D