16 Luglio 1934
Shoreham – Long Island
Stati Uniti
«Ora che il Protocollo è stato stabilito, bisogna assicurarne la segretezza assoluta. »
Ramon Salazar si guarda intorno, cercando l’approvazione dei presenti.
«Tuttavia... » il viso e la voce di Achille Ratti tradivano inevitabilmente la sua stanchezza «Tuttavia riteniamo necessario precisare una cosa. »
«Prego, santità. »
«Esiste la possibilità, e lo dico da uomo di fede quale io sono, che qualcuno desideri appropriarsi di certe conoscenze per... Mistificare la natura delle conoscenze stesse. »
«Voi pensate ad una specie di... Falso Messia?» la domanda di Tesla va dritta al punto.
«Sì. In tal caso, sarebbe inevitabile per noi la scelta di rendere pubblica la vera natura di queste conoscenze, e dei poteri ad esse collegati.»
* * *
13 Ottobre 2013 – ore 19.30
Glifada (Atene)
Grecia
Clark invia mentalmente un segnale telefonico.
A migliaia di chilometri di distanza, un cellulare squilla.
«Pronto?»
«Buon giorno, tovarisch.»
Una breve pausa all’altro capo della conversazione.
«Chi parla?»
«Chiamami Clark.»
«E che cosa vuoi da me, Clark?»
«La linea è sicura?»
«Sì.»
«Voglio offrirti qualcosa di interessante, Gennadi.»
«Che genere di cose interessanti?»
«Giudica tu.»
Clark trasferisce una parte –una minima parte- dei dati che aveva acquisito dalla chiavetta USB di Filippou allo smartphone del suo interlocutore.
Segue un’altra breve pausa.
«Ma che cazzo... Come hai avuto questa roba?!»
«Amici. E questo non è che la punta dell’iceberg.»
«E che cosa vuoi, adesso?»
«Rovinare la festa a Kedives. Ma ci sono di mezzo già lo START e Fortress Europe, che non mi sono particolarmente simpatici. Non ne vorreste una fetta anche voi?»
«Sì, ma tu cosa vuoi? O mi vuoi far credere che stai facendo tutto questo per la Grande Madre Russia, Clark?»
«Voglio sparire. Dalla circolazione, e da tutti gli archivi. Tutti. E voglio vivere il resto della mia lunga vita come un uomo schifosamente ricco e tranquillo.»
«Un uomo di nobili principi.»
«Aspetto una risposta.»
«Come ti trovo?»
«Vieni ad Atene. Poi ti trovo io.»
Clic.
Il maggiore Gennadi Kisurin rimane per alcuni istanti immobile, appoggiandosi alla scrivania. Poi schiaccia un tasto sull’interfono.
«Maggiore Kisurin?»
«Chiamatemi il Comando. E mandatemi Sibir.»
* * *
17 Ottobre 2013 – ore 12.00
Città del Vaticano
Italia
Christian Maria Rosenkreutz, comandante dell’Entità, si rigira tra le mani la foto della ragazza. Ha già memorizzato ogni minimo particolare: i capelli rossi, gli occhi azzurri, le lentiggini, il mento leggermente appuntito, una minuscola cicatrice sulla fronte, appena sotto la frangetta.
Valerie Broussard.
Restituisce la foto al Cardinale.
«Non ne ho più bisogno. Ho un’ottima memoria fotografica.»
«Buon per lei, comandante.» Il cardinale si prende un momento per sfogliare le pagine del dossier che ha sulla scrivania «Nella missione sarà affiancato da...»
«Nessuno. Di solito lavoro da solo, quando lavoro per i Servizi.»
«Questa non è una missione normale. E lei lo sa benissimo. Conosce il Protocollo: uno di noi, uno di loro.»
Rosenkreutz abbassa lo sguardo.
«Dicevo, sarà affiancato da questo ragazzo» gli porge un fascicolo con allegate delle foto «è stato giudicato il Superumano più idoneo alla missione. Buon lavoro, comandante.»
***
Shoreham – Long Island
Stati Uniti
«Ora che il Protocollo è stato stabilito, bisogna assicurarne la segretezza assoluta. »
Ramon Salazar si guarda intorno, cercando l’approvazione dei presenti.
«Tuttavia... » il viso e la voce di Achille Ratti tradivano inevitabilmente la sua stanchezza «Tuttavia riteniamo necessario precisare una cosa. »
«Prego, santità. »
«Esiste la possibilità, e lo dico da uomo di fede quale io sono, che qualcuno desideri appropriarsi di certe conoscenze per... Mistificare la natura delle conoscenze stesse. »
«Voi pensate ad una specie di... Falso Messia?» la domanda di Tesla va dritta al punto.
«Sì. In tal caso, sarebbe inevitabile per noi la scelta di rendere pubblica la vera natura di queste conoscenze, e dei poteri ad esse collegati.»
* * *
13 Ottobre 2013 – ore 19.30
Glifada (Atene)
Grecia
Clark invia mentalmente un segnale telefonico.
A migliaia di chilometri di distanza, un cellulare squilla.
«Pronto?»
«Buon giorno, tovarisch.»
Una breve pausa all’altro capo della conversazione.
«Chi parla?»
«Chiamami Clark.»
«E che cosa vuoi da me, Clark?»
«La linea è sicura?»
«Sì.»
«Voglio offrirti qualcosa di interessante, Gennadi.»
«Che genere di cose interessanti?»
«Giudica tu.»
Clark trasferisce una parte –una minima parte- dei dati che aveva acquisito dalla chiavetta USB di Filippou allo smartphone del suo interlocutore.
Segue un’altra breve pausa.
«Ma che cazzo... Come hai avuto questa roba?!»
«Amici. E questo non è che la punta dell’iceberg.»
«E che cosa vuoi, adesso?»
«Rovinare la festa a Kedives. Ma ci sono di mezzo già lo START e Fortress Europe, che non mi sono particolarmente simpatici. Non ne vorreste una fetta anche voi?»
«Sì, ma tu cosa vuoi? O mi vuoi far credere che stai facendo tutto questo per la Grande Madre Russia, Clark?»
«Voglio sparire. Dalla circolazione, e da tutti gli archivi. Tutti. E voglio vivere il resto della mia lunga vita come un uomo schifosamente ricco e tranquillo.»
«Un uomo di nobili principi.»
«Aspetto una risposta.»
«Come ti trovo?»
«Vieni ad Atene. Poi ti trovo io.»
Clic.
Il maggiore Gennadi Kisurin rimane per alcuni istanti immobile, appoggiandosi alla scrivania. Poi schiaccia un tasto sull’interfono.
«Maggiore Kisurin?»
«Chiamatemi il Comando. E mandatemi Sibir.»
* * *
17 Ottobre 2013 – ore 12.00
Città del Vaticano
Italia
Christian Maria Rosenkreutz, comandante dell’Entità, si rigira tra le mani la foto della ragazza. Ha già memorizzato ogni minimo particolare: i capelli rossi, gli occhi azzurri, le lentiggini, il mento leggermente appuntito, una minuscola cicatrice sulla fronte, appena sotto la frangetta.
Valerie Broussard.
Restituisce la foto al Cardinale.
«Non ne ho più bisogno. Ho un’ottima memoria fotografica.»
«Buon per lei, comandante.» Il cardinale si prende un momento per sfogliare le pagine del dossier che ha sulla scrivania «Nella missione sarà affiancato da...»
«Nessuno. Di solito lavoro da solo, quando lavoro per i Servizi.»
«Questa non è una missione normale. E lei lo sa benissimo. Conosce il Protocollo: uno di noi, uno di loro.»
Rosenkreutz abbassa lo sguardo.
«Dicevo, sarà affiancato da questo ragazzo» gli porge un fascicolo con allegate delle foto «è stato giudicato il Superumano più idoneo alla missione. Buon lavoro, comandante.»
***
Qualche ora dopo, Rosenkreutz è intento a fissare il suo collega che naviga su internet e fischietta un motivetto che gli ricorda la colonna sonora di un film.
«Bene, fatto.»
«Cosa?»
«Mi sono fatto un’idea precisa del posto dove dobbiamo andare. È tutto quello che mi serve.»
«Bene.»
«Non sei un tipo di molte parole, eh?»
«Sono abituato a lavorare da solo.»
«Che tristezza.»
«Andiamo, Angelo?»
«Gli amici... Quelli che sanno del mio potere, intendo, mi chiamano Passaporta.»
«Non siamo amici. Solo colleghi.»
«Ma sai del mio potere.»
«Touché. Com’era? Passa...?»
«Porta. Passaporta. Mai visto Harry Potter?”
«No.»
«Immaginavo. Vieni, appoggiami una mano sulla spalla. Così.»
In un attimo, con un rumore come di risucchio, i due spariscono.
***
17 Ottobre 2013 – ore 19.30
Santorini
Grecia
«Fico, eh? La prima volta di solito viene da vomitare a tutti. A te no?»
«No.»
«Ti sei già teletrasportato, con altri Super intendo?»
«No.»
«Ah, ho capito. Quindi sei solo immune alle emozioni dei comuni mortali. Vabbè.»
«Come funziona? Il potere, dico. Cosa senti, come fai a...»
«Facile. Visualizzo un posto, visualizzo me in quel posto, apro gli occhi e ci sono. Hanno cercato di spiegarmi le questioni fisiche... Alla fine ho capito più o meno che non sono io che mi sposto ma tipo la realtà che si modifica... Però non credo di aver capito bene bene.»
«Infatti. Andiamo.» Christian gli volta le spalle e comincia a camminare in direzione del centro abitato.
«Hai un accento strano... Di dove sei tu?»
«Svizzera.»
«No, Novi.» la battuta di Angelo è poco più di un sussurro, lui cerca di mascherare il sorriso ebete guardando altrove.
Rosenkreutz si volta.
«Hai detto qualcosa?»
«No, perché?»
* * *
20 Ottobre 2013 – ore 23.30
Centro Ricerche della Hypotetical Inc.
Agia Paraskevi – Atene
Grecia
Il binocolo con funzione di visore notturno ad infrarossi le mostra la presenza di una dozzina di uomini armati che pattugliano il perimetro del Centro Ricerche.
La zona è anche sorvegliata da telecamere, ma probabilmente quelle sarebbero il problema minore.
Solo, non sa bene cosa aspettarsi una volta entrata.
Loxias sarà lì dentro?
E Ulysses? Le darà le risposte che cerca?
L’unico modo per saperlo è entrare.
Grazie alla supervelocità, le bastano pochi istanti per trovarsi di fronte a uno sbalordito sorvegliante. Gli spezza il collo con una mossa di krav maga senza dargli neanche il tempo di imprecare.
Il secondo sorvegliante si prende due calci: uno gli frattura il polso e lo disarma, il secondo lo manda a sbattere contro una delle colonne di cemento all’ingresso. Cade a terra privo di sensi.
Libby trascina i corpi in un punto al riparo dalle telecamere. Calcola che in meno di un minuto le altre guardie se ne accorgeranno.
Fruga nelle tasche degli uomini svenuti, riuscendo a trovare due tessere magnetiche identificative. In un paio di secondi è dentro l’edificio.
Una voce la raggiunge alle spalle, mentre sta per scendere le scale che portano ai piani seminterrati.
«Non così in fretta, giovane!»
Una scarica elettrica violacea centra il corrimano di metallo, che continua a crepitare di elettricità.
«Starcrusher?!» esclama Libby voltandosi. Ma l’uomo che ha di fronte è ben diverso dal suo nemico di un tempo. È un uomo di colore quasi calvo, piuttosto anziano, con addosso un completo di lino color sabbia. È più basso di lei di qualche centimetro, il fisico è tonico, ma non sembra particolarmente minaccioso.
«Miss Liberty, lei è appena entrata in un’area non autorizzata. Devo pregarla di allontanarsi immediatamente.»
Scariche elettriche violacee crepitano attorno al suo corpo, e gli accendono gli occhi di una luce innaturale ed inquietante.
- - -
Capitolo scritto da Gherardo Psicopompo (curatore del blog Draghi d'Ottone e Nani con la scopa)
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- Mobi
Impaginazione a cura di eBookAndBook
Grafica a cura di Giordano Efrodini
inzia ad arrivare gente in Grecia....
RispondiEliminaBravo, un capitolo al passo con la contemporaneità papalizia! Angelo e Rosenkreutz li vedo già bene...
RispondiEliminaCominciano a comparire nomi noti.
RispondiEliminaE gente nuova molto promettente.
Bene.
Molto bene.
Uh-oh, Sibir? Lei e Libby potenzialmente a portata di scontro? E ancora, il Protocollo che diventa più definito, anche se di poco. Il palcoscenico comincia ad essere affollato e non è ancora visto Loxias, né i suoi compari. Se mi posso permettere un suggerimento, basta con le aggiunte. Abbiamo meno puntate a disposizione e c’è abbastnaza carne sulla brace da far pensare a un brontosauro.
RispondiEliminaFaccio mia l'esortazione di Angelo ;-)
EliminaNovità intriganti, e anche ben scritte. Comincia a venirmi un po' di ansia da prestazione, sul tavolo c'è un gran bel gioco da portare avanti. Bravo.
RispondiEliminaOttimo capitolo, bei personaggi, ottimi spunti. Toccherà rimboccarmi le maniche! Bravo Gherardo. ;)
RispondiEliminaSi sente l'influenza del recente colclave... xD
RispondiEliminaMolto belli Passaporta e Rosenkreutz, le loro interazioni sono fantastiche e promettenti.
Ottima anche la reitroduzione di vecchie facce; la scacchiera è bella affollata in effetti... forse è davvero il caso di concentrarsi sullo sviluppo della trama, visto che pare già più complessa di quella della season one, è c'è pure meno tempo per portarla a compimento...
Non resta che augurare buon proseguimento ai prossimi scrittori! :)
Grazie a tutti per i commenti e i complimenti! :)
RispondiEliminaPersonalmente mi sono divertito parecchio a scrivere il capitolo, mi sembrava ci fosse ancora tempo per inserire nuovi personaggi... Anche se effettivamente di carne al fuoco ce ne è un bel po'. Però mi sembrava brutto lasciare il Vaticano fuori da questo bel casino! :D
Ci si vede venerdì da me per il making of...e stavolta ben due scene tagliate! ;)
Oh, questo è un buon capitolo!
RispondiEliminaLiscio, pulito, lineare. Mi piace l'utilizzo del tempo presente per avere un ritmo sostenuto, ma non eccessivamente veloce.
Chiarissimi i passaggi, semplice lo spezzone di trama. Facile e scorrevole da leggere.
Un appunto - siamo sempre nel campo delle opinioni personali - mi sono un po' rattristato alla sorte del povero sorvegliante a cui Libby spezza il collo; avrei preferito lo lasciasse vivo. Perchè bisogna sempre uccidere gratuitamente nella fiction?
Poi c'è un errore:
il sorvegliante morto, nel paragrafo successivo, lo si da per svenuto.
Saludos!
Una curiosità: come li valuti i capitoli precedenti?
EliminaSaluti!
Dovrei andarmeli a rileggere, ma ti do una valutazione qui basata su ciò che mi ricordo (escludendo questo capitolo di cui ho appena dato la mia opinione).
EliminaIl primo mi pare il più spedito, uniforme e logico. Anche se non l'ho scritto - per mancanza di tempo utile - nei commenti relativi al capitolo, Clark mi piace e l'ambientazione (parliamo di luogo) non è affatto male.
Detto questo, ho preferito di gran lunga il primo capitolo di 2MM prima stagione, per intenderci.
I capitoli successivi (2 e 3) non mi sono piaciuti. Avrei voluto vedere Loxias, per esempio, e non cominciare a saltare da una location all'altra perdendo di vista - a mio parere - quel che accade.
Del capitolo 4 ho già parlato.
Nel 5 mi sembra un po' azzardato mettere il personaggio che fa i salti nel multiverso: se usato male o in maniera "distratta" può togliere punti alla storia.
mi sarebbe piaciuto vedere un po' più di girini dai poteri minori, ma particolari, che super così potenti.
Ovviamente anche io, al mio turno, posso scrivere una cosa di cui nè io, nè voi siamo soddisfatti, qui però parliamo dei capitoli già scritti.
Siamo nel campo delle opinioni personali, di quel che leggo e mi piace o leggo e non mi piace.
Saludos ;)
Grazie per gli apprezzamenti!
EliminaPer la questione uccisione...beh, "sempre uccidere gratuitamente" mi sembra una generalizzazione...varia da caso a caso. Non è una questione di fiction.
"svenuti" credo sia un lapsus freudiano: rileggendolo forse per Libby uccidere così una semplice guardia è un po' fuori personaggio, seppure io la volessi rendere un po', più "dark" dopo la morte di Matt... Mi rimetto al giudizio degli altri, e del creatore di Libby in primis! ;)
Sì ci può stare, in effetti, che dopo la morte di AD Libby non abbia voglia di sottigliezze ;)
EliminaSaludos!
Bel capitolo, Gherardo! Ho particolarmente apprezzato la citazione da Heroes, che sto guardando in queste settimane. :D
RispondiEliminaCiao,
Gianluca
Grazie Gianluca! :)
EliminaPensavo nessuno la cogliesse...è piccola! :D in effetti tu sei fresco... Devo dire che Heroes è una delle mie fonti principali quando si tratta di 2MM, visto che da piccolo non sono mai stato un accanito lettore di supereroi, ho sempre preferito i manga.
Comunque trovo che le prime 2 serie di Heroes siano decisamente belle...poi comincia a perdere un po'...
UAU!
RispondiEliminaSibir... Libby... prevedo grandi cose all'orizzonte!
Complimenti Gherardo, ottimo capitolo. Ben scritto e strutturato alla perfezione! :)
Finalmente il making of!! :D
RispondiEliminaC'ho messo una vita...
http://draghidottone.blogspot.it/2013/03/2mmn-capitolo-6-il-making-of.html
Ottimo, ora lo segnalo sulla pagina Facebook di 2MM!
EliminaLibby nella prima stagione è stata un po' soffocata dalla folla di super, insieme ad altri potenziali "protagonisti". spero che qui abbia un ruolo di maggiore importanza!
RispondiElimina