mercoledì 27 marzo 2013

Capitolo 7 - Stagione 2 (di Gian De Steja)


14 ottobre 2013 - Ore 10:35 
Québec City (Canada)

“Il cadavere di un uomo è stato trovato all’interno di un vecchio edificio nella periferia di Glifada, vicino a Atene. Si tratta di Dimitros Filippou, vicedirettore dello EYP, il Servizio Nazionale per l'Informazione. L’uomo, ricercato dalla polizia dopo essere fuggito dagli arresti domiciliari, era incriminato per…”

Qualcuno stava bussando alla porta. Libby spense il televisore. La visita di Blackjack di qualche settimana prima le aveva messo addosso uno strano senso di inquietudine e ansia. Che sia di nuovo Blackjack? Questa volta io…
Libby aprì la porta e rimase piacevolmente colpita dall’inaspettata visita: davanti a lei c’era Eric Meson, conosciuto ai più come Uranium, il vecchio collega dello START che non vedeva da quasi sei mesi. Senza dire una parola i due si strinsero in un abbraccio sincero, poi Libby gli fece cenno di entrare.
«Eric, come stai? Non hai una bella cera.» Uranium era tirato in volto e sembrava decisamente invecchiato rispetto al loro ultimo incontro. Pur conservando il proprio indiscutibile fascino, fra la chioma corvina erano spuntati numerosi capelli bianchi e il volto era solcato da due visibili occhiaie, probabile testimonianza di notti insonni.
«Ho passato un periodo d’inferno dopo l’incidente alla torre, Libby. Non so se per colpa del Flare di Teleforce o di Ammit, i miei poteri si sono amplificati e ho avuto parecchie difficoltà a controllarli per molto tempo.» Lei lo guardava con compassione. Comprendeva le difficoltà di Eric, perché anche lei e molti altri super avevano percepito un cambiamento nelle proprie abilità. Certamente però, i suoi poteri erano molto più governabili e meno pericolosi di quelli dell’amico.
«Inoltre,» proseguì Uranium «ho la sensazione di perdere il controllo più facilmente, come se avessi una rabbia repressa che talvolta necessito di sfogare. Rushmore dice che ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di tornare alla normalità e grazie al suo aiuto ora va molto meglio rispetto a prima. Forse ha ragione lui.
Lo START mi ha fornito questi guanti speciali che mi aiutano nell’autocontrollo e una nuova armatura molto più potente... e fighissima.» Un occhiolino accompagnato da un accenno di sorriso illuminò il suo volto, diradando un po’ di nebbie dall’animo di Libby.
«Allora, dimmi un po’, come vanno le cose allo START? Ho saputo che avete ingaggiato forze fresche fra le vostre fila…»
«Le cose non vanno granché bene. So che Blackjack è stato qui e so che hai rifiutato di tornare con noi, quindi sarai informata della situazione Greca. Stanno scoppiando dei casini che presto ci troveremo fra capo e collo. Abbiamo organizzato un meeting con Fortress Europe per la settimana prossima, per decidere il da farsi. Loxias è una brutta gatta da pelare e ha il popolo dalla sua: è un megalomane che va in giro vestito come il Dio Apollo e pare che fra i tanti poteri abbia l’abilità di curare la gente e di affascinarla col suo charme.» Uranium guardò Libby per qualche attimo con apprensione, come se si aspettasse un suo intervento. Poi riprese con un’espressione fra il severo e il supplichevole: «Te lo devo proprio chiedere?»
«No, non ce n’è bisogno. Deciderò se riprendere il mio vecchio posto nello START a breve; prima devo fare luce su una faccenda di vitale importanza e non ho certo bisogno che l’apparato burocratico americano mi tarpi le ali. Cosa sai tu di Spencer Grant?» 


20 Ottobre 2013 – ore 23.35
Centro Ricerche della Hypotetical Inc.
Agia Paraskevi – Atene
Grecia

«Fossi in te mi leverei dai piedi. Non ti hanno insegnato che giocare con l’elettricità può essere pericoloso, girino?» Appena Libby prova a scattare per colpire l’uomo che ha davanti, la scarica violacea la colpisce di sorpresa spuntando dalla ringhiera al suo fianco e facendola crollare a terra dal dolore.
«Fossi in te non sarei così spavalda, come vedi noi girini ci sappiamo difendere.»
Senza dargli il tempo di portare un altro attacco, Libby balza addosso al nemico. In una piccola frazione di secondo la super riesce a individuare uno dei tanti punti deboli del corpo umano. L’obiettivo dichiarato è la gola: il pomo di Adamo, per la precisione. Senza neanche rendersi conto dell’accaduto, l’uomo viene sbattuto a terra per la potenza del colpo, senza possibilità di reagire. Le scariche si spengono immediatamente, come una lampada al plasma a cui hanno staccato la spina. Libby, in piena spinta adrenalinica si getta sul corpo inerme e atterra con un ginocchio sulla cassa toracica del malcapitato, provocando un sinistro rumore di ossa spezzate. Poi, una serie impressionante di pugni a catena sul volto dell’uomo, esauriscono definitivamente le sue speranze di sopravvivenza.
La donna guarda sgomenta il volto devastato della vittima e le proprie mani lordate di sangue e di pezzi di faccia. «Mio Dio, cosa mi sta succedendo?»
- - -

Capitolo scritto da Gian De Steja (Dio disse Kung blog)


Scarica l'ebook in formato:

- Epub
- Mobi

Impaginazione a cura di eBookAndBook
Grafica a cura di Giordano Efrodini

12 commenti:

  1. Occhio alla scansione temporale delle vicende, rischia di diventare un fattore pericoloso nello sviluppo delle vicende di questa stagione. Sono affascinato dalla prospettiva di cambiamento, di quanto il combinato disposto delle esperienze passate e del flare di teleforce possa aver influito sulla psiche dei personaggi oltre che sui loro poteri.
    Suggerimento: Uranium alla fine della prima stagione esprime un potere che travalica i confini stessi della materia (gamma ray burst). Potrebbe essere utile ricordare le difficoltà di un X-Men minore, Havok.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La scansione temporale mi ha sempre messo angoscia, anche nella prima stagione! Lì, se ricordi, c'è stato un andamento lineare fino circa al mio capitolo, poi ce ne sono stati tre o quattro cronologicamente precedenti e poi sono tornati in pari. Penso che il rischio a questo punto possa essere quello di troppi salti avanti e indietro, intendevi dire questo?

      Elimina
  2. Mi è piaciuto, sia per il dialogo Uranium-Libby sia per la parte action (e pure splatter) successiva. :D


    Ciao,
    Gianluca

    RispondiElimina
  3. Breve ma intenso, bravo Gian! :D Come Angelo ho trovato interessante l'idea che l'evento che ha amplificato i poteri possa aver influito sulla psicologia dei personaggi. La butto lì, ma sarebbe curioso se il contatto mentale con Ammit durante il flare avesse diffuso la sua natura distruttiva tra i Super che ne sono stati colpiti, un po' come una bestia interiore (non necessariamente così forte o dominante, ma presente).

    RispondiElimina
  4. Non male la svolta dark di Libby!
    Unita al dialogo con Uranium, presagisce interessanti ripercussioni del flare di Teleforce... veramente un ottimo capitolo! ;)

    RispondiElimina
  5. Bel capitolo!
    Mi piace come è stata raccolta l'idea di una "Dark Libby", ora anche la morte del povero sorvegliante appare più sensata! :D
    Peccato che il povero "nuovo Starcrusher" abbia fatto una finaccia immediatamente! XD
    Interessante anche lo scambio di battute con Uranium "logorato"... Bello bello!
    Ho solo rosicato perché mi è sembrato un po' breve ;)

    RispondiElimina
  6. Ottimo capitolo.
    La situazione comincia a scaldarsi.

    RispondiElimina
  7. Direi che completa bene il capitolo precedente!

    RispondiElimina