21 ottobre 2013 ore 00:52
Cielo sopra Atene
Loxias galleggiava nell’aria, circondato da una bolla di luce.
Libby era aggrappata al suo torace, le braccia non riuscivano ad avvolgerlo completamente, sotto le mani ancora protette dai guanti sentiva la muscolatura. Definita e rigida come quella di una statua di marmo.
Nella bolla che l’avvolgeva non sentiva il fruscio dell’aria, la gamba continuava a farle terribilmente male ma non voleva distrarsi, aveva una fottuta paura di cadere.
La mano di Loxias si poggiò sulla ferita sprigionando un'onda di gelo che quasi la stordì.
Il viso del Super non aveva mostrato nessuna espressione, gli occhi ardevano in maniera innaturale, quasi ipnotica.
- - -
21 ottobre 2013 ore 00:54
Mare Egeo
Bannon era sdraiato a poppa, la sigaretta ormai ridotta ad un mozzicone pendeva dalle sue labbra.
Il rumore sommesso del diesel gli faceva compagnia insieme al dolce movimento della barca.
«Ο Θεός μας!!»*
L’urlo del pescatore al timone lo fece trasalire. Alzò lo sguardo al cielo, un globo rossastro si muoveva sopra l’acqua increspando le onde sotto si sé.
Anche Valerie si destò, sorpresa da quel trambusto.
«Cos’è quello?» disse, indicando la sfera con un dito.
«Quello potrebbe essere la soluzione dei nostri problemi, piccola» rispose Bannon sfiorandole i capelli intrisi del salmastro notturno.
L’oscurità del battello, rischiarata solo dalle deboli luci degli strumenti gli impediva di vedere l’espressione della ragazza
«…oppure il più grande dei problemi!»
Ma Valerie non udì l’ultima parte, si era già rimessa a dormire rannicchiata nella coperta.
Cielo sopra Atene
Loxias galleggiava nell’aria, circondato da una bolla di luce.
Libby era aggrappata al suo torace, le braccia non riuscivano ad avvolgerlo completamente, sotto le mani ancora protette dai guanti sentiva la muscolatura. Definita e rigida come quella di una statua di marmo.
Nella bolla che l’avvolgeva non sentiva il fruscio dell’aria, la gamba continuava a farle terribilmente male ma non voleva distrarsi, aveva una fottuta paura di cadere.
La mano di Loxias si poggiò sulla ferita sprigionando un'onda di gelo che quasi la stordì.
Il viso del Super non aveva mostrato nessuna espressione, gli occhi ardevano in maniera innaturale, quasi ipnotica.
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21 ottobre 2013 ore 00:54
Mare Egeo
Bannon era sdraiato a poppa, la sigaretta ormai ridotta ad un mozzicone pendeva dalle sue labbra.
Il rumore sommesso del diesel gli faceva compagnia insieme al dolce movimento della barca.
«Ο Θεός μας!!»*
L’urlo del pescatore al timone lo fece trasalire. Alzò lo sguardo al cielo, un globo rossastro si muoveva sopra l’acqua increspando le onde sotto si sé.
Anche Valerie si destò, sorpresa da quel trambusto.
«Cos’è quello?» disse, indicando la sfera con un dito.
«Quello potrebbe essere la soluzione dei nostri problemi, piccola» rispose Bannon sfiorandole i capelli intrisi del salmastro notturno.
L’oscurità del battello, rischiarata solo dalle deboli luci degli strumenti gli impediva di vedere l’espressione della ragazza
«…oppure il più grande dei problemi!»
Ma Valerie non udì l’ultima parte, si era già rimessa a dormire rannicchiata nella coperta.
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21 ottobre 2013 ore 01:18
Korinthos – Sede Centrale della Hypotetical Inc.
Kedives si rilassò sulla poltrona di pelle nera. Aveva voglia di fumare un sigaro e di bere qualcosa di forte, finalmente dopo tanti problemi le cose iniziavano a girare per il verso giusto.
Ovvero quello che lui aveva previsto.
Loxias stava arrivando portando con sé lamericana. La notizia del Centro Ricerche distrutto dopo un'incursione non autorizzata di alcuni super era già stata battuta dalla principali agenzie. Tra qualche ora avrebbero aggiunto i dettagli, magari con un bel video di Lady Liberty che confessava.
Anche Bannon aveva chiamato, era con Valerie, probabilmente sarebbero rientrati tra poco.
Sfiorò un tasto sulla scrivania per attivare i monitor dell’ufficio, le pareti sino ad un momento prima nere come l’inchiostro si riempirono di schermate colorate, immagini video, canali tv sat.
Alzò il volume della CNN che trasmetteva in diretta da il Cairo, le periferie continuavano a bruciare in un immenso rogo che nessuno pareva in grado di spegnere.
Non si accorse del suo ingresso, i tacchi da 12 centimetri affondavano nella spessa moquette, nera come il resto dell’ufficio.
Il rumore della borsetta di coccodrillo sulla scrivania in cristallo fece voltare Kedives.
«Continui ad entrare senza bussare» disse ritornando al controller dei monitor.
«Tu continui ad agire completamente di testa tua » la voce della donna era poco più di un sussurro.
«Ricordati che c’è un Consiglio di Amminitrazione e anche un Governo, a cui devi rispondere» pronunciò la parola Governo con un fare di scherno e si accomodò sul divanetto a due posti.
Le sue mosse erano aggraziate, fluide, le gambe fasciate da impalpabili autoreggenti si disposero perfettamente accavallate.
Kedives parve non fare caso al bordo di pizzo che sporgeva di qualche millimetro dall’orlo della gonna della nuova arrivata.
«Di quella banda di pagliacci me sbatto altamente!» replicò alzando il tono della voce.
«Tra poco arriverà Loxias con Lady Liberty, Bannon è in viaggio con Valerie, arriveranno forse domani. Nulla ci potrà impedire di dare seguito al nostro piano.»
«Dicono che Lady Liberty sia la Super più bella» disse la donna levandosi un immaginario pelucco dalla camicetta sotto la quale faceva capolino un piccolo bordo in pizzo.
«Mai quanto te» rispose Kedives sfiorandole la mano con un perfetto baciamano.
«Gino, Gino, è inutile che fai il galante, sai cosa mi aspetto da te.» La sconosciuta proruppe in una risata cristallina rovesciando indietro la testa.
Nessuno lo chiamava Gino, per tutti era il Presidente o al massimo Mister Kedives. Ma quella donna era una delle poche persone a cui non poteva dire di no.
- - -
21 ottobre 2013 ore 02:50
Korinthos – Sede Centrale della della Hypotetical Inc.
Loxias si poggiò sulla terrazza del palazzo senza nessun rumore, la luminosità che emanava rendeva inutili le lampade predisposte per l’atterraggio degli elicotteri, allentò l'abbraccio e depose Libby a terra.
La Super mosse qualche passo sulla superficie antisdrucciolo della terrazza, ancora stordita per il volo.
Osservò con stupore la gamba. Non aveva nulla ed anche la tuta era perfettamente integra come se non fosse stata toccata dalla folgore.
«Donna, ogni resistenza è inutile» le parole si stamparono nella mente di Libby mentre sulla piattaforma accorreva il personale di sicurezza della Hypotetical Inc.
Un soffio di aria calda spazzò la terrazza, ed accanto a lei si materializzò la bambina che aveva visto alcune ora prima.
«Hai fatto bene a chiedere aiuto alla tua amica dagli occhi di ghiaccio» disse con la sua vocina infantile mentre faceva volteggiare la macchinina come fosse un piccolo aeroplano.
La prese per mano e la condusse verso quello che poteva essere un ascensore, Libby la seguì docilmente.
I guardiani della Hypotetical abbassarono le armi.
- - -
21 ottobre 2013 ore 02:50
Canale di Korinthos – Peschereccio Луна
Il rumore del vecchio diesel accompagnava il movimento della nave, il motore ansimava ed ogni tanto pareva perdere qualche colpo.
Ma era tutto un trucco, la ruggine era in realtà solo una pasta sintetica ed il rumore del motore una registrazione trasmessa da altoparlanti disposti sulla finta sovrastruttura.
Sotto l’aspetto di una carretta dei mari si nascondeva uno dei vascelli più moderni della marina russa, la nave per operazioni speciali Luna.
«Compagna, è pronta?» Il comandante della squadra di spetznaz si affacciò nel quadrato Ufficiali dove Sibir stava indossando il suo costume nella versione modificata per le operazioni subacquee.
«Io sono pronta Colonello, i suoi uomini?» rispose la super sistemando una ciocca bionda all’ interno del cappuccio di latex.
«Tutti pronti, il minisub è già nel moon-pool.»
Sibir scese le scalette seguendo l’ufficiale, vista la sua altezza doveva stare attenta a non impigliarsi negli stretti passaggi della nave, sino ad arrivare nella parte più bassa direttamente a contatto con l’acqua.
Mentre sedeva sul bordo della piscina ripassò mentalmente le piante che aveva avuto da Clark solo due giorni prima, non c’era stato modo di verificare le informazioni, avrebbe dovuto fidarsi della sua parola.
Gli altri spetznaz avevano già indossato le mute e si preparavano ad entrare nel sommergibile.
«Compagna...» Il comandante si chinò per sussurrare a Sibir che stava per immergersi.
«Cosa c’è, Comandante?»
«Devo trasmetterle un messaggio da parte del compagno Generale Kisurin.»
«Dica!»
«La tua amica ti aspetta ed ha bisogno di aiuto».
Sibir rispose con un cenno del capo e strinse la maschera facciale prima di scomparire nelle acque del canale.
- - -
21 ottobre 2013 ore 03:07
Korinthos – Sede Centrale della della Hypotetical Inc.- Ufficio del Presidente
Kedives accolse con piacere il soffio di aria bollente che riempì il suo ufficio, conosceva il suo significato.
Loxias entrò senza toccare la porta, la sua aura segnò la moquette bruciandola.
Si alzò dalla poltrona, per andare a ricevere il suo ospite.
«Hai onorato i patti, per questo sarai ricompensato, anche se non dovevi cercare di colpire la donna con gli occhi di ghiaccio!» La voce della bambina aveva una calma raggelante.
«Quale donna?» urlò Kedives
L’ unica traccia del passaggio del Super era un leggero alone carbonizzato sulla moquette.
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21 ottobre 2013 ore 01:18
Korinthos – Sede Centrale della Hypotetical Inc.
Kedives si rilassò sulla poltrona di pelle nera. Aveva voglia di fumare un sigaro e di bere qualcosa di forte, finalmente dopo tanti problemi le cose iniziavano a girare per il verso giusto.
Ovvero quello che lui aveva previsto.
Loxias stava arrivando portando con sé lamericana. La notizia del Centro Ricerche distrutto dopo un'incursione non autorizzata di alcuni super era già stata battuta dalla principali agenzie. Tra qualche ora avrebbero aggiunto i dettagli, magari con un bel video di Lady Liberty che confessava.
Anche Bannon aveva chiamato, era con Valerie, probabilmente sarebbero rientrati tra poco.
Sfiorò un tasto sulla scrivania per attivare i monitor dell’ufficio, le pareti sino ad un momento prima nere come l’inchiostro si riempirono di schermate colorate, immagini video, canali tv sat.
Alzò il volume della CNN che trasmetteva in diretta da il Cairo, le periferie continuavano a bruciare in un immenso rogo che nessuno pareva in grado di spegnere.
Non si accorse del suo ingresso, i tacchi da 12 centimetri affondavano nella spessa moquette, nera come il resto dell’ufficio.
Il rumore della borsetta di coccodrillo sulla scrivania in cristallo fece voltare Kedives.
«Continui ad entrare senza bussare» disse ritornando al controller dei monitor.
«Tu continui ad agire completamente di testa tua » la voce della donna era poco più di un sussurro.
«Ricordati che c’è un Consiglio di Amminitrazione e anche un Governo, a cui devi rispondere» pronunciò la parola Governo con un fare di scherno e si accomodò sul divanetto a due posti.
Le sue mosse erano aggraziate, fluide, le gambe fasciate da impalpabili autoreggenti si disposero perfettamente accavallate.
Kedives parve non fare caso al bordo di pizzo che sporgeva di qualche millimetro dall’orlo della gonna della nuova arrivata.
«Di quella banda di pagliacci me sbatto altamente!» replicò alzando il tono della voce.
«Tra poco arriverà Loxias con Lady Liberty, Bannon è in viaggio con Valerie, arriveranno forse domani. Nulla ci potrà impedire di dare seguito al nostro piano.»
«Dicono che Lady Liberty sia la Super più bella» disse la donna levandosi un immaginario pelucco dalla camicetta sotto la quale faceva capolino un piccolo bordo in pizzo.
«Mai quanto te» rispose Kedives sfiorandole la mano con un perfetto baciamano.
«Gino, Gino, è inutile che fai il galante, sai cosa mi aspetto da te.» La sconosciuta proruppe in una risata cristallina rovesciando indietro la testa.
Nessuno lo chiamava Gino, per tutti era il Presidente o al massimo Mister Kedives. Ma quella donna era una delle poche persone a cui non poteva dire di no.
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21 ottobre 2013 ore 02:50
Korinthos – Sede Centrale della della Hypotetical Inc.
Loxias si poggiò sulla terrazza del palazzo senza nessun rumore, la luminosità che emanava rendeva inutili le lampade predisposte per l’atterraggio degli elicotteri, allentò l'abbraccio e depose Libby a terra.
La Super mosse qualche passo sulla superficie antisdrucciolo della terrazza, ancora stordita per il volo.
Osservò con stupore la gamba. Non aveva nulla ed anche la tuta era perfettamente integra come se non fosse stata toccata dalla folgore.
«Donna, ogni resistenza è inutile» le parole si stamparono nella mente di Libby mentre sulla piattaforma accorreva il personale di sicurezza della Hypotetical Inc.
Un soffio di aria calda spazzò la terrazza, ed accanto a lei si materializzò la bambina che aveva visto alcune ora prima.
«Hai fatto bene a chiedere aiuto alla tua amica dagli occhi di ghiaccio» disse con la sua vocina infantile mentre faceva volteggiare la macchinina come fosse un piccolo aeroplano.
La prese per mano e la condusse verso quello che poteva essere un ascensore, Libby la seguì docilmente.
I guardiani della Hypotetical abbassarono le armi.
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21 ottobre 2013 ore 02:50
Canale di Korinthos – Peschereccio Луна
Il rumore del vecchio diesel accompagnava il movimento della nave, il motore ansimava ed ogni tanto pareva perdere qualche colpo.
Ma era tutto un trucco, la ruggine era in realtà solo una pasta sintetica ed il rumore del motore una registrazione trasmessa da altoparlanti disposti sulla finta sovrastruttura.
Sotto l’aspetto di una carretta dei mari si nascondeva uno dei vascelli più moderni della marina russa, la nave per operazioni speciali Luna.
«Compagna, è pronta?» Il comandante della squadra di spetznaz si affacciò nel quadrato Ufficiali dove Sibir stava indossando il suo costume nella versione modificata per le operazioni subacquee.
«Io sono pronta Colonello, i suoi uomini?» rispose la super sistemando una ciocca bionda all’ interno del cappuccio di latex.
«Tutti pronti, il minisub è già nel moon-pool.»
Sibir scese le scalette seguendo l’ufficiale, vista la sua altezza doveva stare attenta a non impigliarsi negli stretti passaggi della nave, sino ad arrivare nella parte più bassa direttamente a contatto con l’acqua.
Mentre sedeva sul bordo della piscina ripassò mentalmente le piante che aveva avuto da Clark solo due giorni prima, non c’era stato modo di verificare le informazioni, avrebbe dovuto fidarsi della sua parola.
Gli altri spetznaz avevano già indossato le mute e si preparavano ad entrare nel sommergibile.
«Compagna...» Il comandante si chinò per sussurrare a Sibir che stava per immergersi.
«Cosa c’è, Comandante?»
«Devo trasmetterle un messaggio da parte del compagno Generale Kisurin.»
«Dica!»
«La tua amica ti aspetta ed ha bisogno di aiuto».
Sibir rispose con un cenno del capo e strinse la maschera facciale prima di scomparire nelle acque del canale.
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21 ottobre 2013 ore 03:07
Korinthos – Sede Centrale della della Hypotetical Inc.- Ufficio del Presidente
Kedives accolse con piacere il soffio di aria bollente che riempì il suo ufficio, conosceva il suo significato.
Loxias entrò senza toccare la porta, la sua aura segnò la moquette bruciandola.
Si alzò dalla poltrona, per andare a ricevere il suo ospite.
«Hai onorato i patti, per questo sarai ricompensato, anche se non dovevi cercare di colpire la donna con gli occhi di ghiaccio!» La voce della bambina aveva una calma raggelante.
«Quale donna?» urlò Kedives
L’ unica traccia del passaggio del Super era un leggero alone carbonizzato sulla moquette.
- - -
* Dal greco - "E' il nostro Dio".
Capitolo scritto da Cristiano Pugno (Il Blog di Beppe)
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- Mobi
Impaginazione a cura di eBookAndBook
Grafica a cura di Giordano Efrodini
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Grafica a cura di Giordano Efrodini
2012? Mi sono perso qualcosa?
RispondiEliminaA parte questo minimo particolare vedo con piacere che si comincia a mettere in campo sul serio la Hypo, visto mai che finalmente potremo capire cosa vogliono fare?
Sono contento dell'arrivo di Sibir, vedremo cosa vogliono i russi.
Ottimo lavoro, era ora di far iniziare a convergere verso la Hypo! :)
RispondiEliminaLa Grecia finalmente emerge! Sono curioso di leggere il tuo back stage e di vedere le conseguenze di questa disposizione di forze in campo.
RispondiEliminail back stage lo trovate qui:
RispondiEliminahttp://beppeiaf.altervista.org/blog/due-minuti-a-mezzanotte-nativity-making-of-del-capitolo-13/
Gino :) Bene, bravo, avanti così!La bimba è abbastanza terrificante ma secondo me sarà una buona risorsa per i nostri...
RispondiEliminaIo non posso credere che si chiami davvero Gino. ahahhahaha XD
RispondiEliminaIl capitolo mi piace, soprattutto l'aggancio con Sibir, che mi manca un bel po'. ^^
Oramai l'intreccio è giunto a un punto decisivo, con l'entrata in gioco diretta della Hypotetical di Mr. Gino (xD).
RispondiEliminaSon molto curioso di vedere come si svilupperanno da qui gli eventi...
Ottimo. Bel ritmo e splendide idee. Il personaggio della tipa taccospillata mi intriga non poco! ;)
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