22 ottobre 2013
Ore 7.30
Nei pressi di Vathy,
Grecia
Uranium guardò gli
indicatori della tuta con la coda dell'occhio, mentre continuava il
suo volo; in condizioni ottimali le spie sarebbero state tutte di
colore verde, adesso però la situazione era critica. Lo schermo del
casco era un nugolo di aloni arancioni: giroscopi, servomeccanismi,
scudo protettivo e contenitivo erano sul punto di collassare.
“Sta giocando con
noi come il gatto con il topo”.
La
voce di Scanner risuonò nella sua testa.
«Già...
ma sarà difficile che la tuta possa resistere a un altro colpo
diretto così forte.»
Eric
tremò dentro di sé, consapevole che anche lo stesso Scanner avrebbe
percepito la medesima sensazione: era un dato di fatto che senza
l'ausilio della tutta sarebbe stato difficile gestire il suo potere,
specie in quest'ultimo periodo.
«Eric
mi ricevi?»
«Ross
sei ancora vivo!»
Anche
attraverso le scariche statiche la voce di Uranium era piena di un
sollievo sincero misto alla sorpresa.
«A
stento, ma sì. Situazione?»
«Ho
ancora Loxias alle calcagna e la mia tuta è quasi del tutto
compromessa.»
La
comunicazione rimase muta per qualche secondo.
«Eric
riesce a individuare la mia posizione?»
«Sì,
il radar tattico è una delle poche cose che funziona a dovere. Hai
qualcosa in mente?»
«Vieni
qui. Ho una sorpresina per il tuo fastidioso inseguitore.»
22
aprile 2013
Ore
7.30
Admiral
City
“134”
Blackjack
lasciò cadere l'ennesimo triario al suolo: il cadavere vestito di
nero si accasciò sull'asfalto come un sacco della spazzatura,
disarticolato e scomposto.
“Questo era
l'ultimo”.
La
mappa fornitagli da Rushmore si era dimostrata accurata e efficace: i
cloni depotenziati di American Dream rimasti, quasi un centinaio,
avevano aggiunto il loro potenziale genetico a quello di Blackjack.
Forza,
velocità e capacità fisiche (oltre ai ricordi) si erano sommate a
quelle del Super.
“Ora devo andare ad
aiutare Libby”.
Il
Super fece appena in tempo a voltarsi verso la Salazar Tower, che,
quasi fosse tutto previsto da un oscuro regista, la costruzione fu
scossa da un tremito evidente, mentre dalla struttura cresceva a
vista d'occhio un albero dalle proporzioni colossali.
«Cosa
diavolo?»
Blackjack
non riuscì a trattenere l'imprecazione e nel contempo si mise a
correre a tutta velocità verso il palazzo in lontananza.
La
velocità del Super era pazzesca (probabilmente rivaleggiante con
quella di Lady Liberty), ma i suoi sensi potenziati di 134 esseri
umani gli permisero di percepire sulla sua sinistra una serie di
esplosioni.
Era
ormai giunto alla sua meta e Blackjack sentì una strana sensazione
pervadergli il corpo costringendolo a fermarsi.
Il
formicolio divenne un prurito e un nome comparve nella mente del
Super come un marchio a fuoco.
“Ammit”.
22 ottobre 2013
Ore 7.35
Nei
pressi di Vathy, Grecia
Uranium
atterrò al fianco del drone-armatura di Ross e si voltò di scatto
pronto a ricevere il loro ospite.
«Spero
che tu sappia quella che stai facendo.»
«In
realtà la mia è l'ennesima mossa disperata di un disperato.»
La
sincerità dell'esternazione di Ross strappò un sorriso a Uranium.
I due
uomini attesero l'arrivo del Dio del Sole: Loxias toccò il suolo a
pochi metri di distanza e subito comparve al suo fianco una bambina
bionda.
«Alla
fine hai smesso di correre uomo.»
Il
corpo del neo incarnato Apollo era circondato da un alone lucente e
con sorriso smagliante sul volto continuò: «Ora basta giocare. È
tempo che veniate purificati dal sacro fuoco del divino Sole.»
«È
mai possibile che tutti i Super più potenti siano sempre dei pazzi
megalomani.»
Il
riecheggiare di questa frase sembrò congelare l'azione per qualche
istante, mentre con una lentezza irreale le quattro figure si
voltarono su una quinta emergente dall'oscurità.
Il
nuovo venuto era decisamente male in arnese; le vesti
semi-carbonizzate lasciavano scoperte ampi spazi di pelle: il derma
esposto era un dedalo di ustioni di vario grado che rigeneravano a
vista d'occhio.
Ross
sobbalzò. “Blackjack!”.
«E
così sei ancora vivo. Ma è una cosa a cui si può porre rimedio con
estrema facilità.»
Detto
questo Loxias alzò un palmo con fare teatrale puntandolo in
direzione di Blackjack.
Questi,
per tutta risposta, si mosse a una velocità impressionante
afferrando per il polso il Dio del Sole da una mano e la bambina per
un braccio dall'altra.
Uranium
e Ross osservarono la scena come ipnotizzati, mentre la voce di
Scanner risuonava nelle loro menti: “Rimanete immobili!
Blackjack sa quello che fa.”
Intanto
la bambina si divincolava nella morsa del Super, mentre Loxias
guardava il nuovo venuto perdendo la maschera celestiale e mostrando
per la prima volta una collera molto terrena.
«Come
osi toccarmi con le tue mani blasfeme...»
L'alone
di luce attorno a Loxias aumentò la sua intensità e la mano di
Blackjack a contatto con il Dio del Sole iniziò a sfrigolare come
della carne a cuocere su una griglia.
Quest'ultimo
si mise a ridacchiare: «La tua arroganza non ha limiti... Ci conosci
tutti. Spencer Grant ti ha informato bene sui nostri poteri e sai
benissimo che il mio è quello di bere
il codice genetico degli esseri umani comuni acquisendo le loro
capacità...»
Blackjack
si fermò un attimo fissando negli occhi prima la Pizia e poi Loxias.
Nessun
tentennamento nonostante il dolore atroce.
«Ma
da quando sono stato toccato da Ammit posso farlo anche con i
soggetti dotati di Teleforce...»
Ciò
detto gli altri due Super cominciarono a urlare come ossessi, mentre
Blackjack dava libero sfogo alla sua nuova capacità assorbendo i
loro poteri e la loro vita.
Alla
fine, dopo quello che parve essere un'eternità, le grida cessarono e
due corpi esamini caddero al suolo.
Blackjack
si voltò sugli altri due membri dello START; lo stesso Ross non poté
evitare di fare un passo indietro a quello vista.
Il
Super parve non notare la cosa e rimase immobile.
«Perché
non ci hai detto nulla del tuo nuovo potere?»
Uranium
fu il primo a spezzare quell'imbarazzane silenzio.
«Gli
anni mi hanno insegnato che è meglio mantenere un profilo basso.»
«E
adesso?»
Blackjack
si limitò a rispondere: «E adesso andiamo a fare il culo al
redivivo American Dream.»
- - -
Capitolo scritto da Nicola Corticelli
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Impaginazione a cura di EbookAndBook
Grafica a cura di Giordano Efrodini
E il biondo palestrato è sistemato! Avanti un altro! Bravo Nic!!
RispondiEliminaSono sotto shock. °_°
RispondiEliminaMmm un po' mi dispiace sia finita così per Loxias.. Per essere inaspettato è inaspettato eh, però.. Blackjack.. Mmm...
RispondiEliminaColpo di scena decisamente inaspettato! o.o
RispondiEliminaAvrei preferito vedere Ragnarok in azione (o comunque Loxias sconfitto in maniera oscenamente distruttiva e devastante), però devo dire che non mi è dispiaciuto.
Speriamo solo che Blackjack ora non diventi troppo strapotenziato...